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Come cambierà la tecnologia del fotovoltaico nel prossimo futuro? Come saranno fatti i pannelli del XXI secolo? Se infatti questo tipo di produzione energetica aumenta di circa il 40% all’anno, con un picco mondiale che nel 2007 ha raggiunto i 3,7 Gwatt, forse dovremo abbandonare l’idea di “montare” sui nostri tetti iltipo di pannellatura attuale ed abituarci, forse, ad altri paesaggi urbani diversi da quelli attuali. Il settore è in pieno fermento e l’industria sta ormai per commercializzare altri sistemi per il fotovoltaico, di cui il più promettente è quello dei cosiddetti “film sottili”. Tipo una pellicola di domopack, quella con cui avvolgiamo i cibi. Per dare un’idea, un pannello attuale è spesso circa 200 micron, mentre il film sottile arriva a dmensioni che raggiungono anche 1 solo micron. I vantaggi sono diversi. Chiaramente la flessibilità del materiale, oltre alla possibilità di essere montato senza cornice, fa intuire come l’adattabilità architettonica sia incredibilmente maggiore, potendosi pensare ad abitazioni con pareti quasi completamente “avvolte” da questo nuovo materiale. Soluzione  futuribile ma non impossibile anche per il fatto che il materiale può essere depositato su supporti a basso costo come vetro, plastica, metallo ecc. Aspetto decisamente importante è pure quello dei costi, in quanto le percentuali di silicio sono molto inferiori rispetto a quelle dei pannelli attuali e la produzione è comunque più economica. Non sfuggirà il dato che la dipendenza dai grandi trust che attualmente governano l’offerto di silicio, verrà giocoforza ridimensionata. È un futuro ancora troppo “futuribile”? No: diverse aziende produttrici di coperture stanno già comprando queste pellicole integrandole nei propri manufatti finali. Oltre al fatto che i dati riportano che già oggi il 10% del fotovoltaico mondiale installato si avvale dei “film sottili”:la previsione prudente parla del 20% del mercato totale entro il 2020. Anche di più se il trend di guadagno di efficienza rispetto all’attuale silicio monocristallino viene mantenuto con lo stesso tasso di crescita. Per i curiosi – e per quelli che vogliono approfondire – quindi occhio al tellururo di cadmio ed al diseleniuro di indio rame: potrebbero diventare tra brevi molto famosi!