A Omegna ha sede l’Alessi, un’azienda leader nel design che oggi diventa anche una vera fabbrica “sociale”. Come riportato da un articolo del Corriere della Sera, Michele Alessi, a.d. dell’omonima fabbrica di Crusinallo, ha avuto un’idea non da poco: anzichè chiedere la cassa integrazione per i mesi di calo fisiologico della produzione, ha chiesto ai suoi lavoratori se volessero impiegare quel loro tempo in lavori a favore della comunità, tipo manutenzione di parchi pubblici, scuole, aiuti di vario genere a disabili e tutto quanto si può immaginare. La risposta è stata pronta: l’85% dei 340 dipendenti ha risposto positivamente. In questo modo il Sindaco di Omegna, Adelaide Mellano, ha potuto fare ciò che i tagli non avrebbero permesso, spiegando anzi ai propri allarmati cittadini senza lavoro che il tutto non entra assolutamente in concorrenza nè tocca la possibilità di impiego. Ciò che qui interessa non è la morale della storia, ma il pensiero da giocatore di poker che sotto sotto nasce: se lo Stato, che in realtà risparmia almeno due volte, defiscalizzasse in qualche modo questo esperimento, tali esperimenti potrebbero essere sperimentati anche in altre realtà anche più difficili.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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mario cucchi
questo è un valore civile, il senso di appartenenza a una (alla propria) comunità. Ho sentito lodare questa comunità per i benefici economici conseguiti; io lodo l’esempio civile che ci ha dato!
Posted at giugno 8, 2013 on 9:21pm.
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Luigi Dalle Carbonare
Non ho capito .Alessi paga i suoi 300 dipendenti per pulire le strade ?
Posted at giugno 7, 2013 on 4:16pm.
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eligia rossi
Da oggi in casa mia solo ed esclusivamnete oggettistica Alessi!!
Posted at giugno 7, 2013 on 12:10pm.