Abbiamo vinto. A Torino, Milano, Cagliari e via discorrendo è iniziata forse l’onda che ricostruirà l’Italia. Personalmente, però, non guardo con altrettanto interesse a tutte le esperienze e mi concentrerò, invece su Napoli. Eccetto Cagliari, le altre realtà in cui si è vinto rappresentano un’esperienza, per così dire, “classica”. Napoli forse no. La sessa composizione del nuovo consiglio comunale partenopeo è una vera anomalia: 15 consiglieri dell’Idv, quattro del Pd, uno di Sel sono certamente un’esperimento politico da tenere sott’occhio. Ma la cosa che veramente solletica la curiosità è una dichiarazione che forse si è persa nelle pieghe della “grande politica”: una delle prime cose che De Magistris cercherà di fare, spalleggiato dalla sua mente politica Vittorio Vasquez, sarà il taglio dei consigli di amministrazione. Troppi, che costano troppo e continuano a generare una montagna di debiti. Pare che a Palazzo s. Giacomo (sede del governo napoletano) molti dirigenti si aggirano con musi veramente lunghi: mobilità, acquedotto, riconversione di Bagnoli, gestione dei servizi e via dicendo sono sotto tiro. Molti posti di sottogoverno è verosimile che spariscano e bisognerà capire che fine farà tutto il sottobosco dei partiti che vive, appunto, di ghiande. E la Giunta? Sarà forse svincolata dai tira e molla che ad esempio stiamo leggendo questi giorni a Torino dove spifferi correntizi stanno cercando di condizionare gli sforzi di Fassino? A Torino, a Milano stessa c’è aria di politica nuova, ma forse non così travolgente. A Napoli chissà…
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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roberto baralis
ciao Dorino , ho letto con attenzione il tuo commento ed è intuitivo che Napoli ha dato un risultato incredibilmente positivo ed innovativo, ma ovviamente adesso viene il difficile. L’argomento che tu hai messo in evidenza, cioè un alleggerimento materiale e organizzativo dell’amministrazione municipal-comunale è l’argomento che frena ogni forma di ammodernamento politico-amministrativo; che i posti di comando sia no frammentati in mille rivoli di interesse personale è un problema nazionale, che trova fortissima opposizione ndagli stessi fruitori di tali “ACCOMODAMENTI”,; snellezza vuol dire risparmio di soldi e di tempo, vuo dire alleggerire la macchina da orpelli,ricatti,ripicche che personalizzate vanno a scapito della Comunità. Inoltre il risultato napoletano e un ultima richiesta d’aiuto del popolo napoletano che non nè può piu di promesse, centro-destro-sinistrorse, ma ha voluto cambiare pagina dando in mano la città ad un animale , per ora poco politico; è l’utima spiaggia di una città bellissima ma afflitta da problemi tremendi come la Camorra, i rifiuti e la carenza di lavoro non solo giovanile.Forse ti sembrero duro ma occorre che i Napoletani sia no più concretamente vicini non solo a parole ma con i fatti alla nuova Amministrazione , non bisogna solo piangersi addosso ma soffrire per aver la speranza in un futuro da dare a se stessi ma soprattutto ai propri eredi.Quindi credo che De Magistris con il suo passato di magistrato duro,inflessibile ed incorruttibile, sia la persona giusta al momento giusto, dia un segnale di dura e ferma risolutezza nello svolgimento e risoluzione di una parte di problemi; non deve fare sconti a nessuno e togliere dai piedi i vecchi orpelli ruigginosi delle vecchie amministrazione.Pochi politici d’antan ma forze fresche, anche politiche ma della società civile , messi nei posti a loro consoni per competenze e capacità, di specchiata onestà, e senza alcun precedente penale o legami con le vecchie e truci consorterie anzi possibilmente loro nemici ed avversari.Napoletani datevi una mossa VERA, se voletre la speranza di un futuro migli0re.
Posted at giugno 1, 2011 on 2:08pm.
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Dorino Piras at http://www.dorinopiras.it
condivido, of course!
Posted at giugno 1, 2011 on 8:47pm.