Dire che mi sarei aspettato di più per le sorti della Sinistra dai Congressi di Verdi e PdCI forse sarebbe falso. Certamente mette tristezza vedere che i 2/3 della Sinistra non siano approdati a nessun risultato utile. Prima di tutto per la riconferma dello stesso personale politico che ci ha gioiosamente portati alla catastrofe (e qualcuno provi soltanto a “ventilare” la novità della Francescato), ma soprattutto per la completa  afasia progettuale politica. Mentre infatti Oliviero Diliberto continua a battere i piedi per essere riaccettato da Rifondazione – e che nemmeno Paolo Ferrero ritenga utile fare aperture la dice lunga – dai verdi ( ma guarderemo meglio le conclusioni questi giorni) non è emersa nessuna proposta politica. Il vuoto pneumatico quindi, con l’unica idea di tentare un salvataggio in extremis per le elezioni europee del prossimo anno. L’unica strada quindi per rifondare la sinistra non può quindi che passare davvero dalle persone e da una critica senza sconti, visto che gli apparati politici tendono ad autoperpetuarsi e al momento non sembrano in grado di proporre nulla di effettivamente vitale per il futuro. Credo che dopo il nostro Congresso di Rifondazione il tempo scada ed inizierà il conto alla rovescia. Potrebbe essere anche una nuova occasione