Ha il sapore di vecchia “politique politicienne” la discussione che si è aperta sulle maggioranze di Comune e Provincia di Torino. Il dato vero, ancora una volta, è la proposizione di una agenda politica subita dalla Sinistra, senza essere in grado invece di portare tutti a discutere di fatti reali e di dettare gli argomenti prioritari da affrontare. Il grattacielo è una diversione artistica ben riuscita che in realtà permette di trattare su singoli punti nemmeno tanto programmatici, creando brecce e costringendo a prendere posizione volta per volta senza “un’architettura” generale. In soldoni significa cadere nella trappola, come ha giustamente osservato l’Assessore Maria Grazia Sestero. Altra cosa sarebbe aprire una vera discussione sulle politiche da perseguire nella seconda metà di mandato. Si vogliono esaminare dieci, quindici, cento punti? Lo si faccia a viso aperto e subito. e se Rifondazione Comunista si accorderà, sono proprio curioso di vedere se l’UDC vorrà siglare un accordo su cose da fare insieme a Rifondazione! Si vada sui contenuti per capire se la discussione verte su cose concrete o su semplici assetti di ceto politico. La discriminante saranno appunto le cose da fare e chi non ci starà dovrà dire perchè. L’UDC vuole introdurre le cure odontoiatriche? Bene, non penso che questa misura sia discriminante per maggioranze con asse al centro o a sinistra. La forza attualmente al governo nel Comune di Torino è Rifondazione e la discussione parte da qui. Sembra di vivere, infatti, la vecchia barzelletta del terrorista che si presenta, armato di tutto punto davanti al Paradiso. “Non si può entrare armati qui dentro” – dice S. Pietro. “Il problema – risponde il terrorista – non è che non possiamo entrare noi, ma che dovete uscire voi ! …
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