Come scegliere i nostri politici alle prossime elezioni? Una buona traccia ci è fornita da Maurizio Viroli attraverso il suo nuovo “libello”: Scegliere il Principe – i consigli di Machiavelli al cittadino elettore – Ed. Laterza” che, riprendendo la nostra tradizione politica ormai quasi sconosciuta, ci guida anche per il presente. Non solo Machiavelli, certamente, ma anche Guicciardini, Cicerone, Castiglione e altri ancora ci ricordano cosa è utile tenere a mente quando compiamo le nostre scelte politiche, peraltro al giorno d’oggi davvero distratte e fatte controvoglia come conseguenza di anni di decadenza non solo del pensiero politico italiano, ma anche e soprattutto dei comportamenti della nostra classe dirigente. Una lettura che rappresenta un vero toccasana di questi tempi…
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
Possiamo girarci attorno quanto vogliamo, ma forse il problema attuale democratico, economico e quant’altro, è una forte concentrazione del potere sia politico che economico nelle mani di pochi. Una sistema fondamentalmente di èlites che tende, anche in queste ore, a perpetuare se stesso: una nuova èlite che tenta di sostituirsi a quella precedente. Questa è forse la battaglia a cui stiamo assistendo in queste ore, e la parte “tecnica” sembra essere solo una variante delle vecchie consorterie o meglio ancora una delle squadre in campo, dato che i gruppi che si contendono la partita sono diversi e non solo due. Come se ne esce? Credo che abbia ragione chi sta cercando di rimettere in campo il problema del recupero dei fondamentali con cui è stata costruita la nostra Repubblica; fondamentali che vanno anche al di là della nascita anagrafica della nostra repubblica del ’46. Uno di questi è sicuramente quello della riaffermazione della Libertà come mancanza di dominio, che si è più che degradato, sostituito con quella della Libertà liberal/liberista che lavora per una società in cui gli individui, per essere liberi, devono essere svincolati da ogni interferenza, possibilmente con una Stato dai confini molto stretti che si occupi solamente di un paio di cosette lasciando il resto alla concorrenza selezionatrice. (altro…)
(…) Tutto questo è avvenuto per la nostra secolare debolezza morale – nonostante gli splendidi esempi di grandezza che onorano il nostro passato e il nostro presente -. Per debolezza morale intendo quello che tanti scrittori politici hanno spiegato, ovvero la poca stima di se stessi, che a volte maschera di arroganza, che rende inclini ad accettare di dipendere da altri uomini. Dato che ritengo di valere poco, perchè non dovrei servire i potenti, se ne traggo buon profitto? Accanto a questa di carattere generale, o di contesto, bisogna poi tenere presente, per capire che cosa è avvenuto in Italia, quello che ho chiamato il “tradimento delle élite” politica, intellettuale e imprenditoriale di impedire la formazione del potere enorme di un uomo che ha distruttolalibertà dei cittadini. Si può discutere se era possibile impedire che le cose andassero in questo modo e quali siano stati gli errori più gravi di questo o di quel leader politico. Si può e deve discutere se sia mancata più la saggezza o più la buona volontà. Ma quel che conta sono i fatti e i fatti sono inoppugnabili: chi aveva il dovere di difendere l’integrità della Repubblica non l’ha fatto. (…)
Maurizio Viroli: “La libertà dei servi”; Laterza