Enzo Bettiza racconta la cavalcata della Russia Sovietica dal 1917 alla bandiera con falce e martello ammainata sul Cremlino il 25 Dicembre 1991
” (…) Sono trascorsi esattamente vent’anni, quasi una generazione, dal momento in cui sulla cima del Cremlino venne ammainata la bandiera rossa dell’Unione Sovietica e innalzato il tricolore bianco-rosso-blu della Federazione Russa. Dovevano passare due anni dal 1989, segnato dalla caduta del Muro e dai crolli dei regimi comunisti nell’Europa centrorientale, prima che il comunismo originario esalasse a Mosca il suo ultimo respiro nel gelo di una muta notte di dicembre. Il più longevo e più violento dei grandi totalitarismi del XX secolo moriva così com’era nato. Senza colpo ferire, non un morto nelle strade.(…)”