Tranquilli: i camici bianchi non sono sicuramente nel panico per le mosse del Presidente Cota che, secondo fonti informate tipo Lospiffero.com, si appresta a mandare a casa i direttori generali delle aziende sanitarie e a commissariare le stesse. Per noi non cambia nulla e continueremo a curare le persone come abbiamo fatto in passato quando si sono succeduti piani sanitari regionali, piani sanitari nazionali, riforme, deleghe, cambi assessorili e quant’altro. Dalla gente che lavora in sanità, tutto ciò viene semplicemente visto come un giro di valzer che non porta a nessun vero cambiamento nei luoghi di cura. Ben altre sono le ambasce e il risparmio di qualche direttore generale non potrà permettere l’acquisto di nuovi strumenti o la sistemazione delle piante organiche. La vera “ciccia” della faccenda saranno invece le “missioni” che i nuovi commissari o direttori riceveranno dagli uffici regionali: migliorare lo stato di salute della popolazione in Piemonte o semplicemente grattare il fondo del barile per far quadrare qualche bilancio? Forse commissariare le attuali ASL ha il risultato che per un po’ di tempo nessuno prenderà vere decisioni, essendo per sua stessa natura limitato il ruolo degli stessi commissari. Poco importa, inoltre, la battaglia che si sta combattendo in Regione: l’assessore sempre più emarginato a cui viene sottratto il vero controllo del governo sanitario dal Direttore Generale di fresca nomina di cui non si conoscono i rapporti con il kingmaker a capo dell’Aress che sembra ampliare le sue prerogative anche in campi di altra natura da quelli dell’Agenzia che a sua volta ha il suo riferimento presso un altro Assessorato non sanitario. E nel disordine sovrano i medici, come sempre, continuano a fare quello che hanno sempre fatto a dispetto di chi dovrebbe indirizzarli verso nuovi obbiettivi di salute: ricucire le storie di salute delle persone.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro