Il Partito Socialdemocratico tedesco formerà una nuova “Grande Coalizione” con a capo Angela Merkel. Questo è il risultato che il referendum tra gli iscritti dell’SPD ha indicato oggi, con una percentuale favorevole intorno al 75%. Si potrà essere o meno d’accordo con tale scelta, ma ciò che colpisce sono comunque le modalità della scelta che, personalmente, ritengo tra le più avanzate possibili. Tra tutte le diverse caratteristiche, la consultazione tra gli iscritti ha riguardato un programma dettagliato sulle politiche e i risultati su cui la coalizione dovrà lavorare. Il voto dei socialdemocratici tedeschi, infatti, non verteva su una vaga idea di maggioranza governativa, ma è stato preceduto dalla stesura di un programma dettagliato che è stato quindi sottoposto agli iscritti. Viene rovesciata, quindi, la sovranità delle scelte: gli iscritti ad un partito, sulla base di un programma, scelgono di dare legittimità ad un Governo e non, come accade in altri luoghi, un Governo si autonomizza dalle forze che lo esprimono e propone una coalizione su un programma non ben definito. Il tutto in una cornice comunque simile, dove le elezioni non hanno permesso a nessuna forza di raggiungere una maggioranza sufficientemente forte per governare. Una modalità davvero dal sapore “riformista”, dove le forme non fanno a pugni con i contenuti.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
Il vento europeo che spira da destra sembra stia rallentando la sua corsa. Ad Amburgo le elezioni comunali sono state vinte in maniera secca dai socialdemocratici tedeschi (Spd) guidati da Olaf Scholz, ex ministro del lavoro nel primo governo Merkel. I socialdemocratici avrebbero migliorato di circa 15 punti percentuali il loro risultato rispetto alle elezioni del 2008, mentre sarebbe stata punita la Cdu della Merkel, al governo cittadino degli ultimi 3 anni, con circa un dimezzamento dei consensi. Regge la Linke mentre i Verdi non ottengono il successo pronosticato prima della consultazione. (altro…)