Si potrà o meno essere d’accordo con la modalità di protesta che il 19 luglio i medici del Servizio Sanitario Nazionale attueranno per 24 ore: lo sciopero generale della categoria. Ma sicuramente non si potrà non essere d’accordo con i motivi che hanno portato a questa forma di agitazione a fronte del testo della manovra finanziaria recentemente approvata:
- nessuna risposta sul blocco del turnover che determinerà nei prossimi 4 anni una carenza di circa 30.000 medici e dirigenti sanitari necessari al funzionamento degli Ospedali e dei Servizi Territoriali, anche a fronte del licenziamento della metà dei precari in settori fondamentali quali il pronto soccorso e i trapianti;
- nessuna risposta sulla precarizzazione di tutti gli incarichi professionali, non rinnovabili a prescindere da merito e competenze, che spalanca le porte alla invadenza della politica; – nessuna risposta sul congelamento della progressione economica prevista e finanziata dal CCNL e non dalla spesa pubblica, e sulla mancata retribuzione dei turni notturni e festivi;
- nessuna risposta alla richiesta di attenzione per i giovani medici esageratamente penalizzati nel trattamento economico e nelle prospettive di carriera.
Qui il testo completo del comunicato stampa congiunto delle organizzazioni sindacali mediche