16 anni utili per incidere positivamente sul cambiamento climatico: questo è il messaggio contenuto nella sintesi per i policymaker dell’ IPCC pubblicata oggi (mentre il rappoero completo sarà disponibile il 15 aprile). Chiarito il fallimento dell’obiettivo della riduzione delle emissioni da ottenersi nel 2020, il documento stima necessario un taglio di CO2 molto più rapida di quella ottenuta finora agendo soprattutto sui settori della produzione dell’energia elettrica, mentre appare più difficile alle attuali condizioni politiche incidere sui trasporti. Importante innovazione è l’attenzione anche ai comportamenti individuali con la capacità di combattere anche su questo fronte con risultati significativi. Da sottolineare anche come la lotta ai cambiamenti climatici sia un aspetto della più grande questione dell’equità: i paesi in via di sviluppo finirebbero, se continuasse questa tendenza, con il pagare in maniera molto più onerosa le politiche di mitigazione necessarie, creandosi un mercato delle emissioni con prezzi diversi a seconda dei Paesi. Insomma, la scienza internazionale sembra non dare messaggi discordanti sul fatto che il tempo è sempre meno.