Oggi spaventano i risultati delle elezioni legislative greche e di quelle amministrative italiane, ma la storia, con la IV Repubblica Francese e Weimar, ci ha già fornito esempi di come cattive regole e cattive istituzioni possono essere pagate a un prezzo molto alto. Auguriamoci che i nostri politici non vogliano essere ricordati come coloro che hanno liquidato definitivamente il futuro dell’Italia.
Un presidente eletto direttamente dal popolo con importanti poteri di governo e un esecutivo responsabile di fronte alla camera bassa – e il sistema elettorale maggioritario a doppio turno (un sistema per tanti versi simile, quello australiano, a un turno, ma che consente un ordinamento delle preferenze dei candidati di collegio, avrebbe risultati analoghi) in Francia hanno innescato quelle dinamiche che sarebbero molto salutari per il nostro Paese e tanto indispensabili nella loro radicalità quanto è paludoso e irriformabile il nostro gioco politico allo stato attuale delle cose.
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