Da tre settimane una sessantunenne di New York ha un pace-maker wi-fi che monitora la sua attività cardiaca e trasmette i suoi dati in tempo reale all’ospedale che l’ha in cura. Dopo l’approvazione a luglio da parte della Food and drug administration, è stato infatto eseguito il primo impianto di questa nuova tecnologia che promette di diventare un vero e proprio standard. I vantaggi sono facilemnte immaginabili e non si limitano alle situazioni di emergenza dal momento che renderà molto più agevole e veloce il monitoraggio della situazione cardiologica da parte dei curanti. Questo tipo di tecnologia rappresenta sicuramente il primo stadio di una serie di dispositivi intelligenti in grado di monitorare anche altri parametri vitali a distanza, quali ad esempio la pressione sanguigna e misurazioni ematochimiche . (via Corriere.it)

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