Il Nobel per la Medicina è andato quest’anno a John B. Gurdon e Shinya Yamanaka per le loro ricerche sulla possibilità di riprogrammare cellule adulte in cellule staminali pluripotenti. In soldoni è come far ritornare le cellule “bambine”. Ognuno potrà vederci quello che vuole in questa scelta e la scienza non si è mai sottratta alle discussioni, basta che siano basate su argomenti validi, basati su fatti e riproducibili. Quello che vorrei segnalare è che la scelta di questo Nobel deve segnalare una frontiera della ricerca a cui la “politica” non ha dato ancora risposte chiare. Almeno nel nostro Paese, dove la discussione vede accapigliarsi strani figuri che in realtà bloccano ogni progresso sulla questione. Ecco, questa è una delle sfide che il mondo contemporaneo sta ponendo agli uomini che governano i destini delle persone attraverso le leggi, una questione complessa che richiede studio serio, una solida preparazione bioetica, una capacità di raccogliere i segni di un futuro prossimo che sarà regolato da meccanismi diversi da quelli che abbiamo conosciuto finora. In tutto questo continuiamo invece a ricevere puntuali informazioni sul nulla…
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
La commissione incaricata di selezionare i candidati per l’assegnazione del Premio Nobel per la pace ha confermato che Wikileaks e Internet sono nella rosa dei 241 finalisti. Per certi versi è sicuramente inaspettata la presenza della creatura di Assange, tenendo anche conto che i norvegesi – e gli americani – non sembrano in questo momento tra i migliori supporter del sito che ha svelato molti documenti riservati di una certa rilevanza. Un’eventuale vittoria di Wikileaks sicuramente porterebbe ad una interessante discussione tra coloro che ritengono fondamentale la trasparenza della politica e i sostenitori della riservatezza delle notizie che concorrono a modificare le condizioni di vita di milioni di persone.
Il Nobel dell’Economia viene suddiviso tra Diamond, Mortensen e Pissarides. In realtà la vera “mente” è Diamond, ad un passo anche dalla FED Usa con il Presidente Obama come sponsor d’eccezione – ma il Senato riuscì a fermare il tutto -. L’area di ricerca dei tre neolaureati è il lavoro e le distorsioni del mercato. Come riportato da Cesare Vaciago su IlSole24Ore :
“I modelli di questi studiosi spiegano come sia razionale che vi siano disoccupati, anche per imperfezioni dei mercati, non corrette dalla politica economica». Cioè? «La search theory di Diamond ci dice che sul mercato ci sono disoccupati e aziende che cercano lavoro, ma che difficilmente tutto ciòsi trasforma in un equilibrio». Non c’è conoscenza su ciò che succede. Chi cerca lavoro non riesce a rivolgersi a tutti quelli che «avrebbero bisogno di lui e le aziende non ti conoscono. Per cui si rimane disoccupati per tutto un insieme di problemi informativi e perchè ci sono frizioni sui mercati».
Edwards vince il Nobel per la Medicina 2010 per le sue ricerche sulla fecondazione in vitro e l’unica cosa davvero fuori posto sembra il commento del prelato cattolico. Circa 4 milioni di persone, anche di fede cattolica, avranno sicuramente sorriso all’annuncio perchè senza Edwards ( ed il ginecologo Steptoe a cui il Nobel non può essere riconosciuto perchè non viene concesso postumo) non avrebbero potuto, appunto, sorridere. Ma Edwards, dotato di una tenacia veramente fuori dal comune, ci ha dato anche in queste ore una bella lezione di cosa può essere uno scienziato. Raggiunto a Milano dove si trovava per una conferenza di Medicina Riproduttiva, ha commentato ad un giornalista del Corriere della Sera che
«per migliorare i risultati della fecondazione in vitro dobbiamo lottare, ma i veri nemici non sono la politica o la religione, bensì l’evoluzione. È l’evoluzione che ha complicato la riproduzione nell’ uomo: ha creato situazioni di infertilità nel maschio, ha fatto sì che la donna produca un solo ovulo per ciclo, ha ridotto nell’uomo, a differenza di quanto avviene negli animali, la capacità dell’embrione di impiantarsi nell’utero».
Vediamo se ci contestualizzano anche questo.