Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

Tremonti e S. Gennaro: lacrime e sangue

A proposito di feste da spostare per decreto legislativo, quella di S. Gennaro a Napoli non è “concordataria” e quindi dovrà trovare nuove date. Esiste un problema “tecnico” che il cardinale di Napoli ha voluto comunicare al Ministr0 Tremonti: da centinaia di anni la liquefazione del sangue avviene normalmente in una data precisa e quindi lo spostamento del miracolo per decreto appare, quantomeno, “difficoltosa”. Il problema pare non poter essere gestito dalle autorità ecclesiastiche che non pare possano ricevere rassicurazioni dal donatore e che quindi ribaltano la palla alle autorità civili. Le quali pare abbiano messoin modo la rete diplomatica attraverso Frattini ma con interessamento diretto del Premier italiano. Sul caso sembra sia stato chiesto il silenzio stampa.

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Abbiamo vinto. A Torino, Milano, Cagliari e via discorrendo è iniziata forse l’onda che ricostruirà l’Italia. Personalmente, però, non guardo con altrettanto interesse a tutte le esperienze e mi concentrerò, invece su Napoli. Eccetto Cagliari, le altre realtà in cui si è vinto rappresentano un’esperienza, per così dire, “classica”. Napoli forse no. La sessa composizione del nuovo consiglio comunale partenopeo è una vera anomalia: 15 consiglieri dell’Idv, quattro del Pd, uno di Sel sono certamente un’esperimento politico da tenere sott’occhio. Ma la cosa che veramente solletica la curiosità è una dichiarazione che forse si è persa nelle pieghe della “grande politica”: una delle prime cose che De Magistris cercherà di fare, spalleggiato dalla sua mente politica Vittorio Vasquez, sarà il taglio dei consigli di amministrazione. Troppi, che costano troppo e continuano a generare una montagna di debiti. Pare che a Palazzo s. Giacomo (sede del governo napoletano) molti dirigenti si aggirano con musi veramente lunghi: mobilità, acquedotto, riconversione di Bagnoli, gestione dei servizi e via dicendo sono sotto tiro. Molti posti di sottogoverno è verosimile che spariscano e bisognerà capire che fine farà tutto il sottobosco dei partiti che vive, appunto, di ghiande. E la Giunta? Sarà forse svincolata dai tira e molla che ad esempio stiamo leggendo questi giorni a Torino dove spifferi correntizi stanno cercando di condizionare gli sforzi di Fassino? A Torino, a Milano stessa c’è aria di politica nuova, ma forse non così travolgente. A Napoli chissà…