Devo ammettere che non ho compreso precisamente la notizia comparsa su IlSole24ORE web, secondo cui sarebbe stato “un buon colpo” quello ottenuto dall’ENI di fronte al Presidente Obama. In sostanza in un incontro del Presidente USA con la Direttrice del Massachusets Institute of Technology (Mit) il miglior progetto presentato sarebbe stato il “Solar Frontiers Research Program”, piano per lo sviluppo di tecnologie solari avanzate, finanziato appunto dall’ENI. Ora è chiaro che la ricerca non ha confini, che lo scambio e l’investimento di intelligenze non deve avere restrizioni, che le nostre Aziende devono giocare un ruolo di primo piano nel panorama mondiale ed altre cose di questo genere, ma mi chiedo quanti finanziamenti l’ENI eroghi alle Università/Politecnici italiani. Anche perchè è notoria la ritrosia estera nell’investire in Italia e non solo nella ricerca e basterebbe ricordare la liquidazione del settore ricerca Glaxo recentemente avvenuto in Veneto. In un momento di difficoltà economiche, che per la ricerca è drammatico e si risolve nella cosiddetta “fuga di cervelli” verso l’estero, sarebbe forse meglio ottimizzare le risorse nel nostro Paese.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro