Alcuni dati ambientali sembrerebbero indicare un rallentamento delle temperature registrate in atmosfera, tanto da spingere alcuni climatologi ad affermare una sorta di “pausa” nel riscaldamento globale. Il Met Office inglese, ha però analizzato un po’ più attentamente il problema giungendo a conclusioni diverse: il calore presente è comunque in aumento ma viene maggiormente assorbito dagli oceani. In sostanza non si sta scaldando l’atmosfera ma l’acqua dei mari. Tutto ciò non è senza conseguenze perché questo innalzamento della temperature delle acque provoca un aumento di volume degli oceani con un innalzamento del livello dei mari. Comunque tale rallentamento dell’aumento delle temperature atmosferiche potrebbe risolversi in una opportunità da cogliere quasi come ultima spiaggia: sul piano generale il raggiungimento della soglia critica di aumento di 2°C potrebbe essere posticipata di una decina d’anni, permettendo una migliore transizione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili che bloccherebbe, appunto, l’aumento della temperatura.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro