Quando un establishment non riesce a dare un motivo di fiducia alle nuove generazioni, scoppia tutto. E da noi la rivolta sarà dei giovani professionisti, del ceto medio impoverito, di tutti quelli che stanno fuori dalle caste. Primavera italiana? L’espressione potrebbe davvero ricordare le drammatiche esperienze che si stanno vivendo in molti Paesi dell’altra sponda dell’antico mare nostrum? Le somiglianze non sono di ordine politico o istituzionale. Per quanto l’immagine della nostra politica sia giunta a livelli di indecenza impensabili fino a qualche anno fa, non siamo nelle mani né dei Mubarak né dei Ben Ali e ancor meno degli Assad. Alla peggio siamo stati fedeli alleati dei Gheddafi. Il parallelo può risultare istruttivo sotto altri profili. Occorre però partire da un’analisi non molto diffusa degli avvenimenti che stanno sconvolgendo gli equilibri sociali e politici dei Paesi islamici. Gli stereotipi della rivolta “islamica”, così come quelli su occulti complotti ai vertici del potere, risultano del tutto inadeguati a giudicare la novità del fenomeno.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro