Il primo Ministro Mario Monti lancia un allarme sulla situazione della sanità pubblica ingiustificato per gli esperti del sistema. Il sistema, infatti, non dà nessun segno di preoccupazione per la finanza pubblica, la spesa farmaceutica è in diminuzione e spendiamo complessivamente 2,3 punti di Pil in meno di Germania e Francia. La stessa ragioneria delle Stato indica che nel 2060 continueremo a spendere meno dei due più orti paesi europei e gli stessi risultati di salute saranno migliori di quelli francesi e tedeschi. Il dato più significativo, per gli esperti, è il numero di morti evitabili, dove l’Italia si posiziona dietro Islanda e Francia a livello europeo. E allora dove nasce questo svarione del Presidente Monti? Per capire di più consiglio la lettura di questo articolo di Nerina Dirindin apparso su Lavoce.info, tra i più lucidi ed esaurienti di questo periodo.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
Gli italiani non amano il servizio sanitario nazionale per l’eccesso di burocrazia, la disorganizzazione endemica dei servizi, le lunghe liste d’attesa, le code in ambulatorio, la mancanza di informazioni. Se si guardano i dati si scopre invece che il Ssn è un sistema che garantisce una speranza di vita tra le più alte al mondo e un tasso di mortalità standardizzato tra i più bassi in assoluto. Anche sulla disabilità abbiamo ottimi risultati. Eliminare sprechi, inefficienze e tangenti è sacrosanto. Ma dobbiamo imparare ad apprezzare le nostre eccellenze.
Leggi su Lavoce.info il testo di Vittorio Mapelli
(via Lavoce.info) La XVI legislatura ha compiuto due anni e tra pochi giorni sarà trascorso lo stesso periodo di tempo per il governo Berlusconi, insediatosi l’8 maggio 2008. Il bilancio della legislatura coincide in larga parte con quello del governo sia perché fino a questo momento il perimetro della maggioranza è rimasto identico, sia perché in Parlamento la compagine governativa domina con i numeri l’attività legislativa. Riprendendo una formula analoga a quella di un anno fa cerchiamo di mettere in luce con dieci schede, ciascuna dedicata a uno dei principali temi della politica nazionale, che cosa è stato fatto o non è stato fatto in questo primo biennio. La raccolta è stata in parte curata da Pietro Ichino e pubblicata anche sul suo sito.