Lo Spiffero lancia la notizia del deposito della sentenza del Consiglio di Stato sul “caso Giovine” ed anticipa alcuni rumors sul possibile esito favorevole a Mercedes Bresso, con conseguente messa in mora della Presidenza di Roberto Cota della Regione Piemonte. Il tutto si attende per domani. In sostanza verrebbe accolto il ricorso che sostiene come falsa la legittimità della Lista Pensionati per Cota con la necessità di annullare le elezioni del 2010. L’esito finale dovrebbe però essere scritto non prima del pronunciamento del terzo grado della Cassazione che, verosimilmente, arriverà tra qualche mese e lasciando quindi ipotizzare o la surroga automatica con Mercedes Bresso Presidente, o un nuovo ricorso alle urne che potrebbe svolgersi in concomitanza con le elezioni nazionali. Forse giustizia verrà ristabilita…
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
Si riaffaccia la questione della legittimità della vittoria di Roberto Cota su Mercedes Bresso alle ultime elezioni regionali. Come già riportato da “Lo Spiffero” sono state depositate le motivazioni, da parte del giudice Alberto Oggè, della sentenza d’appello che ha condannato il Consigliere Giovine. Nella sostanza le motivazioni della sentenza potrebbero corroborare la tesi della Presidente Bresso che sono state sostenute davanti al Consiglio di Stato, che proprio in questi giorni dovrebbe esprimersi sul ricorso. La questione non è banale e potrebbe ancora ribaltare l’esito delle ultime elezioni facendo decadere l’attuale Governo della Regione Piemonte dopo l’ancora successivo passaggio attraverso il Tar di Torino. I passaggi della Magistratura non si commentano, ma certamente l’idea che almeno politicamente sia stata compiuta una vera ingiustizia nei confronti di Mercedes Bresso e degli elettori che l’hanno sostenuta rimane, a mio avviso, salda, al di là dell’attivo supporto che personalmente ho dato – e continuo a confermare – alla lista della Presidente Bresso.
Chi vorrebbe essere nei panni del Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota? Dopo aver perso la “sua” capitale Novara, inciampa sulla gestione della sanità senza riuscire a dribblare in maniera convincente tutti i dubbi piovuti addosso sulla estraneità politica alla vicenda. Se infatti non abbiamo motivo di dubitare del fatto che il Presidente non abbia intascato alcunchè, rimangono ombre sulla capacità politica di scegliere i collaboratori e di non sapere cosa stessero combinando: se Monferino ha sventato strani maneggi è possibile che nessuno si sia preso la briga di suggerire una bella ripulitura di questi strani personaggi? Ma non finisce qui, perchè quatta quatta avanza la questione della lista di Giovine che potrebbe portare a riscrivere il conto finale delle ultime elezioni regionali aprendo diverse soluzioni di cui nessuna gradevole per la maggioranza di centrodestra. (altro…)