Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
On. Presidente,
Generazione Italia considera conclusa negativamente l’esperienza di questo Governo che, come fosse un suo feudo personale, ha presieduto (…)
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Perchè l’apparente retromarcia del Presidente del Consiglio sulle elezioni? Le ragioni possono essere certamente diverse e possono andare dal ruolino delle udienze dei tribunali – Berlusconi deve almeno svalicare dicembre ricoperto dall’immunità -, alla paura dei parlamentari di non poter maturare uno straccio di buonuscita. Ma volendo essere meno malpensanti, un argomento veramente efficace sarebbe il fortissimo rischio di non raggiungere da parte della coalizione di Centro destra la maggioranza. Pur forte alla Camera con la quasi sicurezza di guadagnare il premio di maggioranza, al Senato il risultto cambia perchè il premio di maggioranza è su base regionale ed anche un successo intorno al 5 % delle liste di Fini metterebbe in seria difficoltà la conquista dello stesso Senato. I conti li hanno fatti in maniera scientifica qui
Su questa faccenda di Gianfranco Fini e di Futuro e Libertà credo che i commentatori politici più accreditati stiano prendendo l’ennesimo granchio. Non credo infatti che Fini stia inseguendo velleità di neocentrismo: da politico esperto qual è sà bene che è da almeno quindici anni che ci tentano e regolarmente vengono legnati dagli elettori. Credo invece che il tentativo sia più simile a quello avvenuto in Francia, dove una seconda destra legata ai temi della legalità ed anti plebiscitaria (qui Berlusconi, lì l’ombra lunga di De Gaulle) ridisegna la cornice politica. In sostanza vedo poco Fini che corteggia Rutelli o Cesa. Semmai il contrario. Con la possibilità tutt’altro che teorica che una nuova destra del genere svuoti la pancia del partito del predellino berlusconiano, come anche peschi postideologicamente anche in qualche sacca di centrosinistra ormai stufa dell’inadeguatezza dell’azione del Partito Democratico.