Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

Rame e Escherichia Coli

Una curiosità, utile in questo periodo, riguarda il rame che sarebbe attivo nell’uccidere molti ceppi di Escherichia Coli. Secondo uno studio condotto dall’Unità di salute ambientale dell’Università di Southampton e riportato da Le Scienze, l’uso delle superfici di appoggio di rame ridurrebbe in maniera significativa il rischio di contaminazioni. Nello specifico dell’escherichia Coli, le superfici di rame avrebbero ucciso colonie di 10 milioni del batterio in circa 10 minuti

Tre semplici mosse contro l’Escherichia Coli

Più di tante parole su come e perchè si sia selezionato il ceppo di Escherichia Coli, è importante capire come combatterlo con norme semplici come quelle segnalate dal Ministero della Salute. Attenzione, inoltre  a non usare in mnaiera scorretta gli antibiotici: secondo l’opinione di diversi ricercatori gli antibiotici più comuni possono aggravare la diarrea emorragica anzichè aiutare nella soluzione del problema. Infatti è soprattutto la tossina prodotta da questo ceppo a provocare danni all’organismo.

Come può essere ridotto il rischio di infezione ?

Innanzitutto il rispetto delle comuni regole d’igiene riduce il rischi di infezione:
- prima della preparazione di cibi o dopo il contatto con alimenti crudi, lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone e asciugarle bene
conservare e preparare la carne cruda separatamente dagli altri cibi (frutta e verdura), ad esempio in caso di barbecue usare taglieri, piatti e pinze separati
- pulire accuratamente, sciacquare con acqua calda e asciugare le superfici e gli oggetti dopo un contatto con alimenti crudi, i suoi involucri o l’acqua di condensa
- lavare accuratamente frutta e verdura crude prima del consumo (possibilmente con acqua calda, strofinandole energicamente per almeno 30 secondi) e, se necessario pelarle. 
Lavare e sbucciare successivamente frutta e verdura, pur non eliminando completamente i germi, riduce la carica batterica e quindi il rischio di infezione.

Per saperne qualcosa di più ecco il link al portale del Ministero della Salute che parla di questo tipo di infezione