Molto spesso non ci rendiamo conto che la politica dei trasporti è strettamente connessa con quella dell’energia. Se pensiamo che i trasporti rappresentano uno dei settori che in assoluto consumano più energia – circa il 71% del consumo globale del petrolio nell’Unione Europea, non potrà non esserci chiaro che questi due settori condividono molti più obbietivi di quanto non si creda: ridurre il consumo e l’importazione di fonti fossili, la nostra dipendenza energetica da queste materie prime, ridurre le emissioni di CO2 per ricordare quelli su cui si concentra la maggiore attenzione. Questo fatto è d’altra parte ricordato anche in documenti quali il libro verde sull’efficienza energetica dell’Unione Europea (http://ec.europa.eu/energy/efficiency/index_en.htm). La politica energetica dell’Unione Europea, infatti, è tesa a garantire competitività e sicurezza dell’approvvigionamento e protezione dell’ambiente concentrandosi in particolare su nuove politiche dei trasporti che riducano i consumi di energia migliorando l’efficienza dei consumi di carburante dei veicoli, anche sostituendo gradualmente il petrolio con altri carburanti come il gas naturale, l’elettricità, l’idrogeno o altre fonti. Il problema, soprattutto per le amministrazioni locali, sarà quello di comprendere e coniugare questi settori in una collaborazione strategica dando immediatamente agli stessi obbiettivi comuni da raggiungere.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
Una nuova frontiera dell´energia pulita sta emergendo dallo sviluppo delle nanotecnologie. Ricercatori californiani hanno infatti scoperto che pellicole di nanotubi di carbonio trasmetterebbero in maniera ottimale le radiazioni infrarosse. La scoperta di George Gruner potrebbe portare alla realizzazione di pannelli fotovoltaici molto più efficienti, capaci di convertire in elettricità una maggiore quantità di energia solare.
Un´altra realizzazione promettente è quella realizzata a Rochester (NY) dove si sono riusciti a produrre dei filamenti di platino lunghi qualche centimetro ma con un diametro di appena una decina di nanometri. Il vantaggio dell´utilizzo del platino risiede nel fatto che è un catalizzatore fondamentale per il funzionamento delle celle, ma estremamente costoso. L´uso di microfilamenti ne abbasserà quindi notevolmente i costi.