Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

Stati Uniti: pulire l’aria per combattere l’asma

Negli Stati Uniti non si occupano solo di Bin Laden. Ad esempio si sono messi in testa di tentare di ridurre i ricoveri per le malattie asma-correlate del 50% in 5 anni. Come? Combattendo contro le polluzioni atmosferiche che vengono riconosciute come concausa fondamentale nello scatenamento degli attacchi di questa malattia. In sostanza si riconosce che il controllo dell’inquinamento atmosferico è fondamentale per il controllo dell’asma stessa. (altro…)

Perchè non eleggere i direttori della ASL?

I liberaldemocratici, nelle ultime elezioni inglesi, avevano lanciato una proposta apparentemente curiosa in fatto di sanità: trasformare i “primary care trust” – i corrispondenti della nostra Asl- in organi elettivi. In realtà l’idea non è così nuova e ne abbiamo traccia  nell’opera di Maccacaro negli anni ’70. Proprio oggi, nel pieno della discussione di deficit sanitari, di critica ai poteri dei Direttori Generali sempre più monocratici, di ingerenze della politica persino nella nomina dei primari degli ospedali, questa proposta non è certamente da scartare. (altro…)

Angelo Bonelli presenta la lista PiemontEuropa Ecologia

Domani, mercoledì 4 maggio alle ore 12.30, in via Matteo Pescatore 7 a Torino, presso la sala Antico Macello, nel corso di una conferenza stampa il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli, accompagnato dal candidato al Consiglio comunale Dino Barrera, presenterà la lista PiemontEuropaEcologia, rappresentante delle istanze dei Verdi e degli ecologisti alle prossime elezioni amministrative di Torino del 15 e 16 maggio.

Barrera ha così rimarcato l`importanza dell`incontro: «Siamo entusiasti della presenza di Angelo Bonelli - ha dichiarato il portavoce di PiemontEuropaEcologia - Una visita che conferma quanto il nostro sia l`unico progetto che rappresenti concretamente le istanze dei Verdi e degli ecologisti alle prossime elezioni torinesi. Nel corso della conferenza stampa intendiamo anche presentare la nostra nuova iniziativa: ci faremo promotori, presso il Consiglio comunale di Torino, di una delibera volta a dichiarare il nostro territorio comunale indisponibile ad accogliere qualsivoglia attività legata alle centrali nucleari e a dichiarare il nostro un “Comune denuclearizzato” a garanzia dei cittadini residenti, di tutti i nostri turisti e delle generazioni future che vivranno nel nostro territorio.

Nel nostro programma elettorale abbiamo preso dieci impegni con gli elettori - ha concluso Barrera - che diventeranno altrettante proposte concrete. Questa di “Torino Comune denuclearizzato” è quindi solo la prima. Un modo per occuparsi del futuro della città in modo reale, in opposizione con le solite, sterili polemiche tipiche di un modo di fare politica in cui non ci riconosciamo».

La politica e il metodo della scienza

Gli interventi di lotta alla povertà, ai cambiamenti climatici, alle diseguaglianze di salute e via discorrendo, hanno tutti una specificità: a volte funzionano, a volte no e nessuno sa spiegare bene il perchè. Da una parte gli amministratori – chi avrebbe in teoria il potere e la possibilità di far cambiare le cose – non sembrano possedere gli strumenti, anche culturali, per affrontare bene i problemi. (altro…)

Edgar Morin e la nostra ecologia politica

Il calcolo applicato a tutti gli aspetti della vita umana nasconde quello che non può essere calcolato, cioè la sofferenza, la felicità, la gioia, l’amore, insomma tutto quello che è importante nelle nostre vite e che sembra extra-sociale, strettamente personale. Tutte le soluzioni sono quantitative: crescita economica, crescita del Pil. Quand’è che la politica prenderà in considerazione l’immenso bisogno d’amore della specie umana? Una politica che integrasse l’ecologia nella natura umana affronterebbe i problemi posti dagli effetti negativi – sempre più importanti rispetto agli effetti positivi – degli sviluppi della nostra civiltà (da cui deriva il degrado dei legami di solidarietà). Questo ci farebbe capire che l’instaurazione di nuove solidarietà rappresenta un aspetto fondamentale di una politica di civilizzazione. Così l’ecologia politica potrebbe entrare a far parte di una grande politica rigenerata, e contribuire a rigenerarla.

(altro…)

Vivere è caro: tra federalismo fiscale e prelievi ecologici

Vivere sta diventando più caro? Certamente sì e la ragione non è l’inflazione. Purtroppo sono proprio gli Enti Locali che non ricevono risorse dallo Stato e sono costretti a tagliare diversi servizi e aumentare il costo di altri per riequilibrare i bilanci. Il cosiddetto “federalismo fiscale” dovrebbe a questo punto fornire lo strumento per tagliare sprechi ed indirizzare la tassazione locale verso imposte “virtuose”, ma non abbiamo ancora sentito nulla sulle intenzioni delle diverse coalizioni per il futuro. (altro…)

Una politica per l’ambiente?

Esiste la tendenza nell’esaminare le politiche, i provvedimenti, le azioni che vengono intraprese in campo ambientale come se si dovesse applicarne una soltanto alla volta. Errore in parte generato dalle analisi che compaiono anche a livello di organi di informazione, oltre alla letteratura specialistica. Mettendo sotto la lente la singola azione ambientale se ne valutano correttamente le conseguenze in base a criteri di rilevanza sociale, equità, efficienza e via discorrendo. Si dimentica però di fare un’analisi globale di tutte le politiche in azione. Come segnalato da studi OCSE (The Political Economy of Environmentally Related Taxes, 2006) l’uso coordinato e complementare di diversi strumenti è diffuso, comprendendo accordi volontari, tasse ambientali, permessi negoziabili, tasse accoppiate a sussidi. Nel formarsi di nuove politiche ambientali la valutazione dei risultati dovrebbe essere ineludibile proprio perché l’insieme degli strumenti può portare ad obiettivi ambientali più ambiziosi senza perdita di efficienza. Un altro aspetto importante, come riportato da Franzini, (Mercato e politiche per l’ambiente, 2007) è legato alla possibilità di raggiungere un numero maggiore di obiettivi. L’esempio che viene riportato è calzante per ciò che attiene i veicoli inquinanti. Si potrebbe decidere, per ciò che attiene questi mezzi, di moderarne la domanda ( con di munizione quindi della produzione) sia di assicurarne la più corretta (almeno dal punto di vista ambientale) modalità di utilizzo. Per ottenere questi risultati potrebbe essere ottimale l’utilizzazione congiunta di tasse (per modificarne la domanda) e norme del tipo “comando-controllo tipo le limitazioni alla circolazione (per condizionarne l’utilizzo). Un ultimo aspetto da considerare è la possibilità che l’uso congiunto di diversi strumenti possa limitare alcuni errori derivanti dalle incomplete informazioni dei regolatori che determinano delle perdite di benessere e di efficienza. Tutto il ragionamento è concorde con una teoria della politica economica (Tinbergen) secondo la quale il conseguimento di più obiettivi richiede un numero almeno corrispondente di strumenti. Ed è comprensibile come, soprattutto rispetto ad uno specifico problema ambientale, si debbano raggiungere nello stesso tempo più obbiettivi.

Ecologia politica: iniziamo a fare ciò che è già possibile

Spesso, nei diversi programmi elettorali, ricorrono slogans di vario genere, giusti ma certamente spie di una mancata conoscenza di fondo. Se pensiamo ad esempio al recupero dell’acqua piovana, alla diagnosi energetica degli edifici, all’adozione degli energy manager, al mantenimento delle cubature e via discorrendo, dobbiamo anche sapere che la gran parte di queste cose sono già presenti nelle leggi regionali o nelle delibere di province e città. (altro…)

Punti di vista: fidatevi di voi!

Una cosa semplice. Purtroppo è presente anche nelle nostre coalizioni un istinto sbagliato, un messaggio in controluce che personalmente combatto. In sostanza è un tipo di messaggio che purtroppo vedo riaffiorare anche in questo primo round di campagna elettorale, sia a destra che a sinistra, sia nei “giovani” che nei “vecchi” e che si può riassumere più o meno così: voi, che ci votate, in sostanza non potete far nulla e contate poco; affidatevi a noi che abbiamo esperienza e sappiamo organizzare la “massa critica” e vedrete che tutto andrà nel migliore dei modi. (altro…)

Referendum: l’acqua raffredda le centrali.

Se è vera è davvero ben congeniata. Secondo AgoraVox alla base del recente dietrofront italiano sul nucleare, esisterebbe un accordo tra Parigi e Roma secondo il quale la mancata costruzione delle centrali nucleari promesse ad Areva sarebbe compensata dall’affidamento di una buona fetta di gestione dell’acqua pubblica alla sempre francese Veolia. Effettivamente l’annullamento del precedente agrement nucleare con Parigi, sembrava essere troppo semplice data l’estrema debolezza del governo italiano sullo scenario europea e nei confronti della Francia. Un colpo ben assestato che permeterebbe da una parte di disinnescare argomenti elettorali antigovernativi, di mettere le mani sul legittimo impedimento – attraverso il non raggiungimento del quorum referendario – e la fetta da spartire anche per i privati italiani sul mercato dell’acqua.