Più che la notizia, che davvero non immaginavo, mi ha intrigato la pagina di commenti fatti al post di Gilioli su ciò che accadde un anno e mezzo orsono, quando diversi parlamentari del Pd fecero cadere una mozione (presentata da altri colleghi del Pd, dell’Idv e dell’Udc) per far dimettere Cosentino di cui iniziava già a chiarirsi il sistema di potere. Gilioli, giustamente, ricorda i nomi di quei parlamentari nella speranza che che gli stessi non rilasciassero troppe dichiarazioni di giubilo, ora. Se la confusione è alta all’interno del Partito Democratico, non di meno è presente nei suoi elettori. Da leggere con attenzione, insieme all’intervista a Ignazio Marino sempre sul blog di Gilioli.
P.S. Dimenticavo: gli astenuti del Pd furono gli onorevoli Bachelet, Cuperlo, Parisi, La Forgia, Bernardini, Madia, Mantini, Maran, Boccia, Capodicasa, Concia, Coscioni, Ferrari, Giachetti, Ginefra, Marini, Mecacci, Recchia, Sarubbi, Schirru, Tempestini, Turco Maurizio, Vannucci, Viola, Zamparutti, Zunino.
Quelli che invece non parteciparono al voto, nonostante in giornata fossero presenti in aula, erano gli onorevoli Tenaglia (allora ministro ombra della giustizia), Calearo (allora nel Pd), Fioroni, Gasbarra, Lanzilotta (allora nel Pd), Enrico Letta, Morassut, Bobba, Sereni, Merloni, Boffa, Bonavitacola, Bressa, Bucchino, Carra, Castagnetti, Corsini, Cuomo, D’Antona, De Pasquale, De Torre, Fadda, Ferranti, Fiano, Fiorio, Genovese, Giacomelli, Giovannelli, Gozi, Losacco, Lovelli, Lulli, Marantelli, Margiotta, Mosca, Murer, Narducci, Pedoto, Piccolo, Rosato, Russo, Samperi, Scarpetti, Servodio, Testa, Vaccaro, Vassallo, Vernetti, Vico.