Una segnalazione importante ci arriva da Ignazio Marino sulla possibilità di rinvio alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG). In sostanza sembra in corso una discussione a livello governativo sulla possibilit di proporogare la chiusura degli OPG attualmente prevista il 1 marzo 2013, come fissato dalla Legge 9/2012. La ragione invocata ndividuerebbe nella mancata preparazione da parte delle Regioni e il ritardo dello stesso Governo nell’emanazione dei provvedimenti necessari per l’utilizzo delle risorse dedicate. Tale giustificazione sembra davvero una foglia di fico dopo la proposta formulata dalla Commissione d’inchiesta sul Serivizio Sanitario Nazionale sulla riforma e dopo le denunce sulle condizioni di forte degrado di queste strutture. La proposta, rigettata dal Presidente Monti, prevedeva la nomina di una figura con pieni poteri per applicare la Legge votata in Parlamento in grado di gestire il percorso di chiusura di questi ospedali. Ciò che si vuole segnalare è ben espresso dallo stesso Ignazio Marino (Pd) in una sua nota: “Restare in OPG significa non avere assistenza medica: persone che soffrono di cuore, disabili in sedia a rotelle, pazienti affetti da diabete e da altre malattie gravi non possono essere assistiti. Lo stesso vale per la terapia psichiatrica e psicologica. Queste persone sono costrette a vivere in un luogo dove le lenzuola non vengono cambiate per settimane e a volte sono gli stessi operatori a portarle da casa; dove d’inverno il riscaldamento spesso non funziona e gli spifferi delle finestre gelano le ossa; dove si è costretti ad infilare le bottiglie d’acqua nel buco dei bagni alla turca per farle rinfrescare d’estate o per impedire la risalita dei topi. Sono queste le cure che lo Stato riserva a chi dovrebbe assistere? Quanto ancora vogliamo prolungare questa tortura?”
Nella speranza che il prossimo Parlamento faccia propria una battaglia di civiltà per la chiusura degli OPG davvero degna di uno stato di diritto come il nostro vuole essere…