Per diminuire gli errori in sala operatoria esistono diverse possibilità. Una di queste che si potrebbe adottare a costo zero è la Check-List prodotta dal 2008 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità divisa in tre fasi: “Sign In” prima di effettuare l’anestesia, “Time Out” prima di incidere e “Sign Out” prima di terminare l’intervento. Nei Paesi in cui è stata adottata questa procedura si è assistito ad una contrazione dei decessi intorno al 50% mentre le complicazioni post-operatorie sono passate dall’11 al 7% (fonte ricavata da Il sole 24 Ore sanità). In Italia le Regioni che hanno adottato la versione italiana della check list presentata nel 2009 sarebbero 10 e comunque circa l’87% delle aziende Sanitarie adotterebbero un sistema simile. Potrebbe essere utile capire come anche nella nostra Regione, il Piemonte, siano state recepite queste indicazioni e quante aziende sanitarie e dipartimenti chirurgici seguano tali linee guida. L’Assessorato alla Sanità dovrebbe, in caso di inadempienza, promuoverne l’applicazione in maniera scrupolosa e capillare. Anche perchè in questo caso ha ragione il Ministro della Salute Fazio quando afferma che: “Bisogna imparare a individuare le cause dell’errore medico e imparare da questo per garantire la sicurezza del paziente, ma è necessario soprattutto mettere in atto azioni preventive e procedure adeguate per ridurre il rischio clinico e la cosiddetta “malasanità” – ha detto il minstro della Salute Ferurccio Fazio, alla presentazione dei risutlati – È inaccettabile qualsiasi atto medico svolto in modo improprio con dolo, perché si antepone il proprio interesse a quello della comunità. Diverso è l’errore umano compiuto in buona fede, dovuto però molto spesso a trascuratezza e mancanza di procedure di controllo».
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro