Questa settimana, sul Lancet, gli scienziati, che scrivono da vari centri accademici del Giappone, descrivono la loro proposta, che è modellata sul trapianto di midollo di routine che i pazienti con il cancro ricevono attualmente per rimpiazzare le cellule malate con cellule in salute e senza cancro: solo che in questo caso, quello di Fukushima, si salterebbe il processo, lungo una settimana, di estrarre il midollo dalle ossa e invece si prenderebbe una procedura di due giorni che trasferirebbe le cellule dal midollo direttamente nel flusso sanguigno.
Il che ha senso, dicono i medici, perchè le cellule del sangue si dividono freneticamente, e questo le rende vulnerabili alle particelle radioattive ingerite. Rimuovendo questa popolazione contaminata e rimpiazzandola con una scorta in salute delle cellule del paziente potrebbe prevenire malattie da radiazioni e disagi nei lavoratori accidentalmente sovraesposti.
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