Sentito l’altro giorno alla radio, riprendo il sito di Spot.Us, esperienza americana di giornalismo “dal basso” attraverso cui è possibile finanziare direttamente inchieste. Da seguire…
Spot.Us Italia vuole riproporre una delle più importanti esperienze americane degli ultimi anni nel campo del giornalismo.
Il progetto originale Spot.US nasce infatti nel novembre 2008 a San Francisco da un’idea del giornalista David Cohn con lo scopo di offrire a tutti i cittadini uno strumento di partecipazione alla costruzione dell’agenda informativa e politica del territorio.
Grazie a Spot.Us i cittadini della Bay Area di San Francisco (e ora anche di altre città statunitensi) hanno potuto finanziare molte inchieste locali di vario genere, realizzate da giornalisti professionisti, secondo standard qualitatitivi di primo livello.
A partire dal successo di questa esperienza, abbiamo pensato fosse arrivato il momento che anche l’Italia sperimentasse questo processo di “produzione informativa” dal basso.
Spot.Us Italia non vuole essere un semplice clone del fratello maggiore americano ma, in accordo con quest’ultimo, vuole sperimentare soluzioni, strumenti e metodologie che si adattino al contesto italiano pur rispettando la filosofia di fondo del progetto originale.
Spot.Us Italia vuole permettere ai cittadini, alle associazioni, ai gruppi che si auto-organizzano sul web, ai comitati che sempre più nascono nel territorio di far conoscere storie, problemi, fatti e misfatti che permeano il quotidiano di molti di noi.
Partendo dal contributo dei cittadini, dalle loro segnalazioni e dalle loro proposte vogliamo cercare di ricreare le condizioni per far rivivere il giornalismo d’inchiesta, ormai sull’orlo dell’estinzione, attraverso una nuova forma di finanziamento “dal basso”. Per fare questo, per approfondire, per indagare, per andare oltre la superficie chiamiamo in causa reporter, siano essi giornalisti, freelance o professionisti della “nuova informazione” come i blogger che avranno la possibilità di “adottare” un’inchiesta proposta da un cittadino o di proporne una, chiedendo aiuto non solo finanziario ai cittadini e a eventuali testate giornalistiche interessate.
Ogni inchiesta verrà supervisionata dai redattori di Spot.Us Italia, in modo da garantire un elevato standard qualitativo.
Il meccanismo di Spot.Us Italia (in breve…)
1a) Un cittadino (anche a nome di associazioni, comitati, gruppi online) sollecita un’inchiesta su un dato tema.
1b) Un reporter adotta un’inchiesta proposta da un cittadino o ne propone una, fissando il costo necessario per la sua realizzazione (+ un 20% necessario a coprire i costi delle commissioni Paypal e la remunerazione del redattore che supervisionerà l’inchiesta).
2) La proposta d’inchiesta è ora nella fase “promesse di donazione”: viene espressa solo una promessa di finanziamento, nulla viene versato.
3a) Se il costo dell’inchiesta viene coperto dalle promesse, parte la fase di finanziamento vero e proprio. I “promettenti” vengono avvisati con una email che è tempo di mantenere la promessa (ovviamente non vi è alcun obbligo, se non quello morale). Anche chi non ha promesso può finanziare l’inchiesta. Possono essere donati 5, 10, 15, 30, 50 euro a testa.
3b) Se una testata è interessata all’inchiesta, può finanziarla a partire dal 50% del costo, ottenendo la possibilità di supervisionarla e di pubblicarla in anteprima.
4) Se l’inchiesta è finanziata, un redattore si mette in contatto con il reporter proponente, seguendolo e spronandolo durante la realizzazione, invitandolo a scrivere sul suo blog per tenere aggiornati gli utenti o per chiedere aiuto, sotto forma di informazioni, alla comunità di Spot.Us Italia.
5) L’inchiesta realizzata viene controllata e sottoposta a editing dal redattore; quando il livello qualitativo viene ritenuto accettabile, l’inchiesta viene pubblicata su Spot.Us Italia sotto Licenza Creative Commons
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