Non sembra un caso che oggi venga rilanciata la notizia, (es. clandestinoweb) che Enrico Boselli per il Partito socialista e Fausto Bertinotti per la Sinistra Arcobaleno hanno siglato quest’ oggi il

Patto proposto da Arcigay che ricalca la piattaforma rivendicativa del movimento lgbt italiano ed approvato l’anno scorso in occasione del gay pride.
Il patto è indirizzato a tutti i candidati premier delle prossime elezioni.
Il
Patto composto da nove punti proposti intendono garantire “alle coppie dello stesso sesso parità di diritti rispetto alle coppie ed alle famiglie tradizionali, con il sostegno della parità dei diritti, attraverso l’estensione del matrimonio civile o istituto equivalente.
Dopo l’apertura sulla laicità, i leader della Sinistra Arcobaleno e del Partito Socialista si ritrovano insieme sulla questione dei diritti mancati delle coppie di fatto, affondati dai conservatori del PD.
Credo a questo punto che ci sia qualcosa di più di una semplice distensione dei rapporti a sinistra e che nuove convergenze possano ragionevolmente essere attese dopo la tornata elettorale.
Lo stesso Segretario di Rifondazione Comunista, Franco Giordano, pur ricordando le diverse posizioni in politica economica, non esclude l’apertura di un confronto.

Interessante, per motivi diametralmente opposti, anche la posizione dei Radicali.
Il Presidente di Arcigay, Mancuso, ha rilevato “”la curiosa presa di posizione dei Radicali Italiani che non intendono firmare il patto da noi proposto perché non usi a sottoscrivere documenti provenienti da associazioni o gruppi sociali.
Questa improvvisa e prudenziale posizione ci sembra un po’ stonata, comunque confidiamo che in futuro, al di la delle altre collocazioni delle liste radicali nelle liste elettorali, i deputati pannelliani siano protagonisti delle battaglie civili e di libertà del movimento lgbt italiano”.