Se lo dice Pietro Forestieri, Past President del Collegio italiano dei Chirurghi, c’è da crederci. La spending review, con il taglio nel settore della sanità del 20 % delle risorse, ha come risultato una minore affidabilità dei dispositivi medici con marchi meno conosciuti e che vengono acquistati a prezzi stracciati. Forestieri fa un semplice esempio: ” Due auto uguali. La prima, di una nota casa automobilistica, costa 100 mentre la seconda, di un nuovo marchio prodotta all’Est o in Cina, costa 50. Entrambe vi porteranno da Milano a Roma, ma con la seconda sarà più facile rimanere a piedi e il meccanico non la potrà riparare perchè mancano i pezzi di ricambio.” Il dispositivo medico fabbricato in Cina costerà certamente meno e farà pure risparmiare, ma la qualità è quasi sempre minore e la casa madre non ne garantisce l’assistenza. E questo vale su vasta sscala: dalle siringhe ai macchinari più complessi. Auguri!
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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