Una delle sfide di maggiore attualità per le Pubbliche Amministrazioni è certamente quella di tradurre i diversi bisogni posti dalle grandi questioni globali, in strumenti in grado di essere utilizzati in ambito locale.
Da questo punto di vista , il settore ambientale è uno fra i più critici, con un’alta complessità derivante da un lato dai recenti cambiamenti normativi a livello nazionale e regionale, dall’altro dalla necessità di coniugare un corretto sviluppo sostenibile con il raggiungimento degli obbiettivi di qualità ambientale, riconosciuti oramai come diritti acquisiti dai cittadini che si scontrano con le scarse risorse attualmente a disposizione.
Il rapporto tra l’utilizzazione/risparmio di energia negli edifici ha rappresentato quindi una scelta politica prioritaria su cui l’Assessorato alle Risorse Idriche energia ecc. ha deciso di investire.
Come Pubblica Amministrazione, consapevoli della nostra funzione di attore nodale dello sviluppo sostenibile che deve fornire strumenti programmatici in grado di razionalizzare e rendere efficace ed efficiente, a livello locale, l’uso dell’energia, rappresentiamo il livello in cui le domande che il mondo professionale, la cittadinanza e gli Enti Locali più prossimi al territorio si incontrano e chiedono risoluzione.
Risulta quindi naturale privilegiare, dal punto di vista informativo e non solo, proprio la platea di professionisti che più saranno protagonisti nell’applicazione delle migliori soluzioni nel settore energetico/edilizio proponendo una riflessione sul recente Allegato Energia tipo per i regolamenti edilizi comunali della Provincia di Torino.
Riporto una sintesi del mio invento di oggi al forum tenutosi a Torino a Torino Incontra sulle energie rinnovabili con gli operatori di settore. (continua)


La Provincia di Torino esercita le proprie competenze in materia di energia da circa un decennio. In sintesi si occupa di:
  • Attività di pianificazione e reporting energetico (pubblicazione periodica del Rapporto sull’Energia e approvazione di un Programma Energetico Provinciale)
  • Assistenza agli enti locali (finanziamenti, linee guida, formazione e aggiornamento tecnico, progetti di promozione)
  • Informazione (Sportelli Energia)
  • Autorizzazioni impianti di produzione di energia
  • Verifica del rendimento energetico degli impianti termici.
A seguito dei recenti cambiamenti normativi intercorsi a livello nazionale e regionale in materia di energia ed edilizia, la Provincia di Torino ha redatto un Allegato Energia-tipo per i Regolamenti Edilizi Comunali della Provincia di Torino. Questa iniziativa è stata condotta in collaborazione con il Politecnico di Torino e la stesura definitiva del documento è stata preceduta da un confronto con gli Enti Locali e i rappresentanti delle principali categorie del settore.
L’iniziativa rientra tra le attività di assistenza tecnica agli enti locali che la Provincia gestisce da anni e, di fatto, è stata direttamente sollecitata da numerosi Comuni che non riescono a far fronte alla necessità di adeguare autonomamente i propri Regolamenti Edilizi ai recenti cambiamenti normativi (DLgs 115/2008, Legge Finanziaria 2008, LR 13/2007, Stralcio di Piano sul riscaldamento della Regione Piemonte, DLgs 192/2005, ecc..), e costituisce una risposta concreta all’esigenza di coordinamento che il tema dell’uso dell’energia in edilizia richiede a livello provinciale.
I regolamenti edilizi rappresentano uno snodo delicatissimo di azione amministrativa in cui si incrociano le competenze in materia di urbanistica, edilizia e energia di Stato, Regioni e Comuni, pertanto il lavoro richiesto è stato molto oneroso. La complessità è accresciuta da due aspetti:
  1. dal fatto che l’energia è materia di legislazione concorrente tra Stato e Regione e quindi gli ambiti di applicazione delle singole norme o aspetti tecnici è spesso disomogeneo; tal volta bisogna far riferimento a norme nazionali, altre volte a quelle regionali;
  2. le Leggi dello Stato e della Regione sono solo in parte già in vigore, in quanto spesso mancano Decreti o Regolamenti di attuazione. Questo aspetto, oltre ad essere dannoso per il mercato e gli operatori del settore, rende complicato anche il lavoro dei tecnici comunali che hanno difficoltà ad applicare le norme in modo corretto ed uniforme.
Il lavoro svolto è quindi importante perché tende a porre alcuni punti fermi nel campo di applicazione delle norme in vigore e del rapporto che intercorre tra le norme nazionali e quelle della Regione Piemonte. E’ altresì, da considerarsi un lavoro non definitivo, proprio perché non tutte le Leggi sono pienamente in vigore e quindi l’Allegato Provinciale dovrà essere necessariamente aggiornato quando saranno approvati i Regolamenti e i Decreti attuativi delle leggi di settore.
Con l’adozione dell’Allegato Energia da parte dei Comuni della provincia di Torno, il territorio potrà comunque dotarsi di regole comuni e condivise nell’applicazione concreta delle norme, facilitando anche il lavoro dei tecnici e progettisti che si troveranno a dover perseguire standard di progettazione omogenei su tutto il territorio.
L’allegato Energia tipo per i Regolamenti Edilizi Comunali è stato approvato con DGP del 1498-56000/2008 del 2/12/2008. Adesso spetta ai Comuni procedere con l’adozione dell’Allegato ai propri Regolamenti Edilizi per rendere concrete le norme ivi contenute.
Gli obiettivi generali che ispirano l’Allegato Provinciale si rifanno a quelli della normativa europea e nazionale:
utilizzo razionale delle risorse energetiche e delle risorse idriche;
- riduzione dell’emissione di anidride carbonica e di altre sostanze inquinanti;
- maggiore qualità dell’ambiente interno (termico, luminoso, acustico, qualità dell’aria).
Il documento, in funzione degli ambiti di applicazione (edifici di nuova costruzione, ristrutturazione, manutenzione straordinaria o manutenzione ordinaria) e per le diverse destinazioni d’uso degli edifici, individua i requisiti cogenti da rispettare per il sistema edificio-impianto e quelli incentivabili in modo diretto o indiretto da parte dei Comuni.
I requisiti cogenti sono quelli che risultano già obbligatori dal complesso delle norme esistenti, mentre quelli incentivati individuano livelli prestazionali superiori ai limiti di legge che meriterebbero un’incentivazione a livello locale. Per questi ultimi sono state individuate 15 schede per altrettanti aspetti utili al contenimento dell’energia negli edifici. Tramite un sistema a punteggio viene definito un criterio per l’applicazione degli incentivi comunali, che dovranno essere decisi dai vari Enti in funzione di un ventaglio di proposte, quali: riduzione degli oneri di urbanizzazione, premio di volumetria, priorità nella concessione delle aree, ecc..
L’Allegato Energia-tipo ai Regolamenti Edilizi Comunali costituisce quindi un documento di riferimento per gli Enti Locali in grado di agevolare il lavoro degli uffici tecnici chiamati ad adeguare i Regolamenti locali, senza però limitarne la potestà e capacità decisionale. Infatti, il Comune, in sede di adozione dell’Allegato, deve decidere quali aspetti del progetto edilizio incentivare e in quale forma, attingendo ad un modello proposto. Ovviamente la scelta del Comune di adottare l’Allegato Provinciale è discrezionale. Il documento preparato ed approvato dalla Provincia è da intendersi un indirizzo a cui il Comune può adeguarsi, ma non è tenuto a farlo nel caso in cui non lo ritenga opportuno.
La procedura di approvazione concordata con la Regione è abbastanza snella e prevede un’approvazione in Consiglio Comunale contenente esplicita dichiarazione di cogenza dell’allegato rispetto al Regolamento Edilizio precedentemente approvato, altrimenti può essere approvato dal Comune contestualmente al Regolamento Edilizio. In ogni caso non crea pregiudizio per la conformità dello stesso al testo regionale tipo.
In conclusione è opportuno ribadire che affinché ci sia una vera svolta nel mercato locale dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili in edilizia è opportuno che il legislatore riduca il livello di contraddittorietà a cui stiamo assistendo in questo periodo. Le Direttive europee sono chiaramente indirizzate a proporre un modello di riconversione dell’economia verso standard di maggiore efficienza e di minore intensità di carbonio. Le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica diventano una parte strategica di politica industriale ed economica e non solo di politica ambientale, come avvenuto in passato. Sono di fatto un fattore di sviluppo in grado di creare posti di lavoro e migliorare la qualità dell’ambiente. Il recepimento delle stesse Direttive nel sistema normativo italiano è però ancora incompleto e contradditorio. In questo nuovo anno dovrebbe avvenire una svolta con l’estensione della certificazione energetica a tutti i nuovi edifici costruiti. Inoltre con la Legge Finanziaria 2007 sono state introdotte le detrazioni fiscali del 55% che hanno dato importanti risultati, ma che sono state ampiamente messe in discussione e che hanno un futuro incerto: disorientando i cittadini e la potenziale offerta. Quanto mai confusa, rimane la normativa in materia di certificazione del rendimento energetico degli edifici, in quanto oltre a non essere ancora approvati i riferimenti per le procedure tecniche e amministrative, è stato anche abolito l’obbligo di allegare agli atti di compravendita di immobili l’attestato di certificazione energetica. In questo contesto le Regioni si muovono in ordine sparso, ampliando la complessità generale. Altri interrogativi permangono anche per quanto riguarda le fonti rinnovabili in edilizia (principalmente solare termico e fotovoltaico), per cui la mancanza di Decreti attuativi fa rimanere gli obblighi ancora solo formali. Il rischio che si sta correndo è di rallentare il mercato e frenare l’entusiasmo di cittadini, aziende ed Enti Locali che si stanno impegnando nella nuova sfida per il cambiamento verso le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica.
Link al testo dell’Allegato Energia-tipo per i regolamenti edilizi comunali


Le schede individuate sono le seguenti: 1) Luminosità degli ambienti; 2) Isolamento termico dell’involucro edilizio; 3) Controllo dell’inerzia termica dell’involucro edilizio; 4) Controllo dell’inerzia termica della struttura edilizia; 5) Controllo della radiazione solare sulle superfici trasparenti; 6) Realizzazione di copertura a verde; 7) Adozione di tecniche di raffrescamento naturale; 8) Realizzazione di sistemi solari passivi per il riscaldamento ambiente; 9) Installazione d’impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria; 10) Installazione d’impianti solari termici per il riscaldamento ambiente; 11) Installazione d’impianti di cogenerazione e rigenerazione; 12) Installazione di pompe di calore; 13) Riscaldamento ambiente con sistemi radianti; 14) Installazione di impianti VMC con recupero termico; 15) Recupero di acque piovane