(ANSA) ROMA – Il comitato politico di Rifondazione comunista ha votato i documenti presentati per la composizione del comitato di gestione che dovrà condurre il partito al congresso.
La maggioranza è stata ottenuta dal documento presentato dal ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero che ha ottenuto 98 voti diventando quindi la nuova maggioranza del partito.
Il documento presentato dall’ex segretario Franco Giordano ha ottenuto 70 voti.
La proposta della minoranza dell’Ernesto guidata da Fosco Giannini ha ottenuto 16 voti mentre la componente Falce e Martello 5 voti.
Gli astenuti sono stati 14. Il documento presentato da Ferrero ha ottenuto la maggioranza anche grazie ai voti di Claudio Grassi, leader della minoranzadi Essere Comunisti.

La segreteria nazionale di Rifondazione Comunista guidata da Franco Giordano si è ufficialmente dimessa dalla guida del partito.
Il comitato politico nazionale ha approvato a larga maggioranza un dispositivo che accoglie le dimissioni del gruppo dirigente ed elegge proporzionalmente ai consensi ricevuti dai documenti presentati un comitato di garanzia per dare continuità all’ ordinaria attività del partito.
Il comitato sarà composto, viste le votazioni, da sei rappresentanti della nuova maggioranza guidata da Ferrero, cinque componenti del gruppo rappresentato dall’ ex segretario Franco Giordano ed un esponente della minoranza dell’Ernesto.
Il dispositivo prevede la convocazione del prossimo comitato politico per il 3 d 4 maggio mentre il congresso straordinario del partito si terrà dal 17 al 20 luglio.

FERRERO: STOP POLEMICHE, RIPARTIAMO DAL PARTITO

“E’ stata una discussione sofferta e difficile, ora però dobbiamo ripartire, avendo una linea politica, dal rilancio di Rifondazione. Ci sono stati toni pesanti a cui però non voglio rispondere perché la polemica si chiude oggi pomeriggio”.
Lo afferma Paolo Ferrero, dopo che il Comitato politico del Prc ha stabilito, facendo prevalere il suo documento su quello del segretario uscente Franco Giordano, una nuova maggioranza nel partito.
A chi gli chiede quali siano le differenze con il documento di Giordano, Ferrero risponde: “Una diversa valutazione sul futuro del partito, noi eravamo contrari alle ultime parole dette in campagna elettorale in cui si parlava di scioglimento del Prc. Ora si deve ripartire proprio dal partito, che deve diventare attore di un’aggregazione di sinistra più ampia”.


GIORDANO: DOCUMENTO FERRERO? E’ CARTELLO ELETTORALE
“Come si vede il nostro documento ricorda la storia di Rifondazione, le sue innovazioni e la sua apertura. Vedo che nell’ altro documento non ci sono questi capisaldi, mi sembra più un cartello elettorale”.
Lo afferma il segretario uscente Franco Giordano, commentando le votazioni al comitato politico nazionale di Rifondazione.
“Sono fiducioso che la nostra cultura – prosegue – possa prevalere al congresso visto che ci sono personalità importanti come Niki Vendola, Patrizia Sentinelli e Gennaro Migliore”. A chi gli chiede infine se sia ipotizzabile una scissione dopo il congresso, Giordano risponde: “assolutamente no perché dovremo scinderci da quello che abbiamo costruito”.

VENDOLA: BENE CHE DOCUMENTO VOTATO NON HA MAGGIORANZA
“E’ importante che nessun documento abbia ottenuto la maggioranza, ora Rifondazione può guardarsi al suo interno”.
Così il governatore della Puglia Nichi Vendola, a margine del comitato politico di Rifondazione, commenta il risultato ottenuto nelle votazioni.
“La cosa positiva – prosegue – è che è stato approvato un dispositivo per formare un comitato che però non è ne una segreteria ne un organismo dirigente, è una scelta importante perché così non ci saranno precipitazioni e nelle prossime settimane le scelte strategiche potranno essere rimescolate”.
A chi gli chiede se sia prossima una sua candidatura alla guida del partito Vendola risponde: “Non sfuggo per civetteria ma perché il tema è proprio il Prc e il suo futuro, se sarà un partito che avrà il torcicollo e guarderà al passato – aggiunge ancora – sarà un partito inutile, mentre se avrà come bussola l’ innovazione sarà un partito capace di mettere in campo le ragioni per una nuova sinistra. C’é bisogno di una sinistra larga e plurale dove un cantiere e il Prc sono necessari l’uno all’altro”.