L’Italia non ha organi centrali adeguati che definiscano le scelte strategiche in tema di scienza e tecnologia.
Scelte strategiche sono quelle che identificano i grandi settori (per esempio, energia, salute, elettronica) nei quali il Paese può ambire a posizioni di leadership internazionale, e quelli su cui il Paese ha necessità di puntare in base alle sue caratteristiche e necessità di sviluppo economico.
Mentre il problema è probabilmente generalizzato a tutti (o quasi tutti) gli ambiti specifici della ricerca scientifica (si veda l’intervento di Andrea Ichino sul Sole 24 Ore del 12 aprile), in alcuni settori chiave, come quello della ricerca biomedica, è così grave da essere immediatamente visibile.
Un interessante articolo di Paolo Bianco ed Elena Cattaneo.
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