Politiche per la famiglia: cosa fa la sinistra che governa in Europa?
Due casi significativi sono quello della Gran Bretagna laburista e della Spagna socialista-zapaterista, ricavabili dal Sole 24 ore del 15 maggio.

SPAGNA.
Senza poter parlare di recessione, la Spagna di oggi soffre di un rallentamento dell’economia con un potere d’acquisto dei salari rimasto sostanzialmente fermo.
Il governo Zapatero comunque continua una politica d’attenzione alle famiglie anche in un momento di difficoltà, confermando gli impegni della recente campagna elettorale molto combattuta sui temi sociali.
Decisione importante è stato il rimborso ai contribuenti di 400 € con un costo totale per le casse statali di 6 miliardi di €.
Altra azione è stata la possibilità di rinegoziare con le banche, senza nessun costo, la durata dei mutui con possibilità di allungamento. Il costo è sopportato dallo Stato.
Terza politica è il varo di agevolazioni per giovani sotto i 30 anni con possibilità di affitti a prezzi ragionevoli. Altra misura è l’offerta di contratti di lavoro a tempo determinato (solitamente annuali) a circa 500 € mensili, grazie ad agevolazioni alle aziende.
Un classico europeo è inoltre il bonus-bebè di 2500 € per ogni nuovo nato, con costo stimato per lo Stato di circa 1,5 miliardi di €.
Ma due delle, a mio avviso più importanti, misure sono la decisione di rendere gratuiti gli asili-nido fino ai 3 anni d’età e la gratuità del dentista con una visita ed una cura all’anno  fino ai 15 anni d’età.

GRAN BRETAGNA.
Il “nucleo duro” delle politiche laburiste rimane, storicamente, il credito d’imposta, che premia soprattutto chi lavora e  ha famiglia.
Due forme: il “Child tax credit” ed il “Working tax credit” (derivante dal precedente Working families tax credit).
Il primo è strettamente familiare e compensa chi ha responsabilità di uno o più bambini sotto i 16 anni.
La cosa “particolare” è che è esteso anche a figli non propri.
Il secondo è legato ai bambini.
Una famiglia con un bimbo sotto l’anno otterrà una compensazione più elevata  come pure chi ha bambini disabili a carico, con accrescimento del credito d’imposta ad ogni figlio in più.
Una simulazione indica un credito di 1.845 sterline annue per figlio per famiglie con reddito fino a circa 14.500 sterline con la possibilità di altri cumuli anche significativi.
I crediti chiaramente vanno a morire quando i redditi familiari raggiungono le 58.000 sterline, benché le 545 sterline concesse alla famiglie restano universalmente.
Il working tax credit riguarda lavoratori con basso reddito. 
Ad esempio nel 2007-2008 un parente singolo o una coppia che lavora almeno o più di 16 ore settimanali, fruisce di un credito d’imposta di 1.700 sterline l’anno.
Se poi ha figli ottiene 300 sterline alla settimana per concorrere alla spesa di mantenimento dei figli per chi ne ha più di due e 175 per chi ne ha uno soltanto.