Riprendo dall’ottimo sito di Dario Banfi un diagramma – tratto da La visione integrata dell’IT Governance, Risk e Compliance, ADFOR - 2008 – che indica gli elementi contemporaneamente necessari per innescare il “cambiamento“. Pur ritagliato per la governance dell’information tecnology e con i limiti che possono avere tutti gli schemi, mi sembra oltremodo opportuno riproporlo proprio oggi, in chiave politica, alla vigilia del Congresso del mio Partito della Rifondazione Comunista. Opportuno perchè nella colonna dei risultati compaiono tutti i termini che abbiamo vissuto in questi giorni di avvicinamento (confusione, ansia, resistenza, frustrazione, stagnazione) e che vorremmo  fossero superati proprio dalla parola “cambiamento”. Lo schema è utile perchè contiene la semplice verità che mancando uno o più termini della discussione, il risultato sarà diverso da quello sperato, anzi di natura opposta a quella voluta.

Il rischio è reale soprattutto tenendo conto che se manca una visione completa ed una capacità di leadership si finisce nella confusione, se lasciamo le cose in mano agli incompetenti diventeremo solo ansiosi mentre se ci manca la capacità di implementare il nostro bagaglio e la nostra comunità politica richiudendoci nel  “fortino” andremo incontro alla stagnazione. Ognuno, poi, potrà pensarla come vuole.Per parte mia è chiaro che la prima colonna può essere soddisfatta solo dalla visione di Nichi Vendola, mentre al resto delle diverse posizioni manca sempre un addendo per raggiungere il risultato voluto. Al momento attuale i pericoli che vedo maggiormente rappresentati sono quelli della confusione e, soprattutto, della stagnazione. Pericolo molto concreto soprattutto se verrà servito, domenica prossima ventura, un documento-brodino buono per tutti i commensali, ma senza il giusto grado di sapidità. che Dio ce la mandi buona…