Piemonte al Centro sostiene la manovra presentata dal Governo presieduto da Mario Monti. Venti giorni orsono il nostro Paese non solo non era in grado di restare in Europa, ma nemmeno di assicurare le normali funzioni finanziarie e la salvaguardia del futuro dei nostri figli.
Ciò che noi riteniamo fondamentale è il cambio di passo che si è verificato: dare una nuova prospettiva per il nostro futuro nel momento in cui il personale politico italiano non riusciva più ad elaborare nessuna visione per il domani del nostro Paese.
La diversità di questa manovra consiste nella ricerca del rigore, dell’equità e della crescita non nei singoli provvedimenti – che a turno possono essere letti come iniqui o insufficienti – ma nel quadro complessivo, nell’insieme del sistema, con una modalità, oserei dire, strutturale e non episodica e di corto respiro. Senza ad esempio condoni e scudi fiscali.
Questa manovra ha sicuramente il limite di essere stata condotta in una strettoia temporale che mai avrebbe permesso in passato un’azione così consistente, ma ha il pregio di riportare l’azione politica alla sua vera natura, cioè quella di stimolo per tutti quanti a far meglio in una ognuna delle posizioni che ciascuno di noi occupa. Il governo non può magicamente aumentare il prodotto interno lordo del nostro Paese ma siamo noi, le nostre imprese, la nostra capacità di innovazione e ricerca che farà crescere il nostro benessere.
Crediamo anche che l’attuale discussione politica sia viziata da una antica consuetudine: quella della necessità della polemica a prescindere dai contenuti effettivamente presentati, riscontrando un certo dilettantismo da parte di molti presunti esperti politici e della comunicazione che non passano poi il vaglio dell’analisi puntuale. Gli attuali partiti, che noi pensiamo superati e irrimediabilmente inefficaci, a questo punto dovranno essere valutati non rispetto alle critiche che riusciranno a gridare, ma rispetto a tutto ciò che riusciranno a modificare dell’attuale manovra per persuasione e capacità politica e non perchè hanno ancora la possibilità di far cadere l’attuale governo: questo è il metro che invitiamo a usare a tutti i nostri concittadini.
Ci persuade inoltre una cifra costante che abbiamo riscontrato in questi venti giorni sia nella persona di Mario Monti che dei suoi Ministri: guardare fissi al futuro senza lasciarsi trascinare in inutili e sterili grida rivolte a ciò che è stato, che si è o non si è fatto. Una persona bisognosa che si presenta al Pronto Soccorso ha bisogno di cure immediate e corrette, non di inutili sermoni su ciò che poteva fare e non ha fatto: questi potranno avere un senso al momento della dimissione, non della presa in carico del problema.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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