L’agenzia atomica giapponese avrebbe comunicato all’Aiea che almeno 28 dei 50 operai in servizo all’interno della centrale di Fukushima sarebbero contaminati in modo grave. In sostanza sarebbero stati eposti a dosi di radiazioni superiori ai 1000 Millisievert, dose certamente molto al di sopra di quella a cui sono sottoposti i lavoratori di una centrale atomica che è inferiore ai 50 Millisievert in cinque anni. (altro…)
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
(via Lettera 43) Gli scienziati del centro studi indipendente dell’Institute for science and international security (Isis) di Washington lo avevano previsto da subito, che il disastro nucleare di Fukushima Daiichi avrebbe toccato il livello 7 di pericolosità, come Chernobyl. Nella scala Ines, il grado massimo coincide con le «ingenti quantità di materiale radioattivo, rilasciate da un impianto di grandi dimensioni, in un un’area molto vasta e con effetti acuti sulla salute della popolazione esposta e sull’ambiente, possibilmente anche in altri Stati». (continua a leggere l’articolo su Lettera 43)
Non ho nessuna preclusione verso coloro che hanno condotto la politica italiana nella cosiddetta “prima repubblica”. Non sono nemmeno un fan di rottamatori di ultima generazione. Ma se il media per eccellenza, la TV, ci manda in una sera tutti insieme Paolo Cirino Pomicino, Gianni De Michelis, Maurizio Sacconi, Matteo Renzi e via discorrendo, capirete lo sconforto. Sconforto perchè alla fine è proprio la Tv che si assume oggi il compito di formare le pubbliche coscienze, di indirizzare verso il nuovo, che ci porterà fuori dalla crisi, gran parte dei nostri cittadini. Siamo all’interno di una crisi davvero generale di cui, a mio modesto avviso, il deterioramento delle nostre risorse più preziose per la vita – tipo aria, acqua, fuoco – stanno subendo cambiamenti che si rifletteranno già sui nostri figli e noi continuiamo a credere che questi personaggi ci porteranno fuori dal degrado con nuove idee e nuovi modi di prendere decisioni politiche. Anche per questo è necessario oggi metterci la faccia e perseguire con tenacia un lavoro di pulizia dentro e fuori la politica che non ammette più tentennamenti o impegni da tempo estivo. esiste una massima in chirurgia che credo debba essere applicata senza cedimenti oggi, subito: ubi pus ibi evacua (dove c’è pus è necessario incidere e spurgare). E bisogna farlo subito, con coraggio.
In queste elezioni amministrative è venuta l’ora di tentare di unire tutti gli ecologisti in un’unica formazione che si presenti con una lista unica. Pur rispettando la decisione dei Verdi di non presentarsi a livello nazionale, a Torino si sente il bisogno di presentare una nuova esperienza di serio ambientalismo per dare a tutti la possibilità di scegliere l’ecologia politica contro una facile antipolitica senza sbocchi sensati e per ridare speranza a tutti gli amici che in questi anni si sono rifugiati nell’astensione e nel non voto. (altro…)
Ambiente vuol dire anche trasporto pubblico locale (TPL). Perchè un autobus pieno, anche se di vecchia generazione, inquina meno di un autobus vuoto di ultimo modello. Ma oggi il TPLP è in crisi, anche se i numeri su cui potrebbe contare sono importanti: infatti crescono i lavoratori pendolari e sempre più persone colpite dalla crisi si affiderebbero volentieri ad un abbonamento mensile o annuale al posto del mantenimento di un’automobile. Molto si può fare in questo senso e non solo rendendo i pullman puliti e veloci, ma proprio competendo sui costi, sulle possibilità economiche dei cittadini. (altro…)
Sulle strade degli Stati Uniti entro il 2015 circa 600.000 auto avranno una propulsione “verde”: ibride, elettriche o alimentate con carburanti verdi. Saranno i mezzi dell’amministrazione Usa che, come ufficializzato da Barack Obama, sostituiranno i veicoli di proprietà federale alimentati a benzina e gasolio. Il provvedimento “Secure Energy Future” potrebbe poi essere anche esteso alle aziende private che formano partnership con l’amministrazione pubblica. Nel linguaggio degli amministratori dell’ambiente è un tassello della più grande famiglia del “Green Procurement” che in sostanza significa che le amministrazioni pubbliche si impegnano a fare “acquisti verdi” usando per le loro attività di diverso genere prodotti con basso impatto ambientale. (altro…)
Chi si aspettava una fuga di massa dalla nuova Germania verde probabilmente resterà deluso. Nella regione dove il prossimo capo del Governo regonale sarà un signore che è stato uno dei soci fondatori dei “grunen” tedeschi, non si assiste a dichiarazioni disperate da parte delle grandi industrie che lì risiedono, nè a smantellamenti repentini delle produzioni con traslochi balcanici o cinesi. Daimler e Bosch, per citarne due conosciute anche da noi, appaiono rilassate e per nulla intimorite dalla svolta ambientalista del prossimo governo regionale di Winfried Kretschmann. Perchè? (altro…)
Mercoledì 30 marzo, dalle 13 ora italiana, il fondatore di WikiLeaks Julian Assange risponderà in diretta per circa un’ora alle domande che vorranno porgli i lettori dell’Espresso on line ( per seguire qui)
E’ un’iniziativa nata dopo che da diverse settimane l’Espresso e WikiLeaks hanno iniziato una collaborazione per la diffusione dei cablo sull’Italia in un apposito database e che quindi è stata concordata anche per permettere a tutti di confrontarsi sulle molte rivelazioni riguardanti il nostro Paese. Ma ovviamente le domande possono riguardare anche il resto del lavoro di Wikileaks e del suo fondatore, che come noto si trova al momento agli arresti domiciliari a Norfolk, nell’Inghilterra orientale.