(via PiemontEuropa Ecologia) Sono iniziate nella notte in Ucraina le commemorazioni per il 25esimo anniversario del disastro nucleare di Chernobyl che causò migliaia di morti (quattromila secondo le stime dell`Onu). Alle ore 1.23 locali il patriarca della chiesa ortodossa Kirill ha fatto risuonare la campana di Chernobyl che segna per tradizione l`anniversario dell`incidente. Gli ambientalisti di Greenpeace hanno proiettato immagini sul reattore 4 che esplose il 26 aprile 1986. La deflagrazione e l`incendio che ne seguì sono passati alla storia come il più grande incidente nucleare civile di sempre, con un`emissione di radiazioni nell`atmosfera centinaia di volte superiore a quella delle bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki. Le conseguenze del disastro interessarono tutto il continente europeo e persistono ancora oggi (…)
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
Una cosa semplice. Purtroppo è presente anche nelle nostre coalizioni un istinto sbagliato, un messaggio in controluce che personalmente combatto. In sostanza è un tipo di messaggio che purtroppo vedo riaffiorare anche in questo primo round di campagna elettorale, sia a destra che a sinistra, sia nei “giovani” che nei “vecchi” e che si può riassumere più o meno così: voi, che ci votate, in sostanza non potete far nulla e contate poco; affidatevi a noi che abbiamo esperienza e sappiamo organizzare la “massa critica” e vedrete che tutto andrà nel migliore dei modi. (altro…)
Se è vera è davvero ben congeniata. Secondo AgoraVox alla base del recente dietrofront italiano sul nucleare, esisterebbe un accordo tra Parigi e Roma secondo il quale la mancata costruzione delle centrali nucleari promesse ad Areva sarebbe compensata dall’affidamento di una buona fetta di gestione dell’acqua pubblica alla sempre francese Veolia. Effettivamente l’annullamento del precedente agrement nucleare con Parigi, sembrava essere troppo semplice data l’estrema debolezza del governo italiano sullo scenario europea e nei confronti della Francia. Un colpo ben assestato che permeterebbe da una parte di disinnescare argomenti elettorali antigovernativi, di mettere le mani sul legittimo impedimento – attraverso il non raggiungimento del quorum referendario – e la fetta da spartire anche per i privati italiani sul mercato dell’acqua.
In Italia l’hanno saputo in pochi, ma circa 140.000 persona hanno manifestato in Francia ed in Germania per l’abbandono del nucleare. Giunti a piedi, sui trattori o in bicicletta, i manifestanti cercavano di mettere sotto pressione il Governo di Angela Merkel per l’uscita dal nucleare civile. Gli organizzatori, tra cui spicca soprattutto Ausgestrahlt sono riusciti a organizzare azioni in diverse aree come la centrale tedesca di Biblis, a Krummel, Gundremmingen, Gronau oltre che in Francia a Cattenom e Fessenheim. La mobilitazione è appena all’inizio se si tiene fede all’intenso calendario di manifestazioni organizzate in almeno 250 eventi di cui si segnala soprattutto quello del 28 maggio dove sono previste manifestazioni in tutta la Germania.
Questa “querelle” su candidati del Pd che hanno in passato pagato qualche debito alla giustizia, non mi appassiona più di tanto. Eppure chi si occupa di politica, in questo caso versante centrosinistra, è spesso coinvolto nella domanda se sia o meno giusto candidare queste persone nelle nostre coalizioni. Personalmente sono un seguace di Beccaria – quello dei delitti e delle pene – per cui chi ha pagato certi debiti ha i conti a posto come chiunque altro. In politica, però, chi viene candidato deve anche assolvere ad una funzione di esempio e di guida che non posso riconoscere a queste persone. (altro…)
(…) I ricercatori hanno potuto rilevare che su scala globale la velocità dei venti è generalmente cresciuta, mentre il quadro relativo all’ondosità è apparso più complesso. Mentre infatti se si considerano le medie globali l’aumento dell’altezza delle onde è apparso ridotto, questo fenomeno sembra che sia decisamente più accentuato alle alte latitudini.
Via Italiasolar, è possibile consultarela bozza definitiva del testo del IV Conto Energia. Particolarmente critiche le associazioni di categoria come Aper, Assosolare e AssoEnergie Future. Effettivamente saltano immediatamente all’occhio l’incremento delle pratiche burocratiche, la mancanza di un transitorio di tutela per il 2011-2012 a favore di chi si era precedentemente esposto e la tariffa “onnicomprensiva” che impedisce la valorizzazione dell’energia elettrica prodotta dai diversi impianti. Altra criticità è il valore degli incentivi con la sua riduzione mensile nel 2011 attraverso un meccanismo davvero incomprensibile: 3% nei primi 2 mesi, poi dell’1,6% ad agosto e poi a salire del 4,5% a settembre e del 7% a novembre e dicembre. Per Mario Gamberale, responsabile del Gruppo di Lavoro Fonti Rinnovabili del Kyoto Club sarebbe utile “ oltre all’incentivo fisso per gli interventi di sostituzione dell’amianto che ho indicato prima, alzare leggermente le tariffe per gli impianti più piccoli su tetti fino a 200 kW. Ma sicuramente la maggiore criticità potrebbero essere quella rappresentata da una definizione di piccoli impianti come quelli fino a 200 kW con scambio sul posto perché, ripeto, comporterebbe che gli interventi maggiori di questa taglia, cadendo dentro un cap salterebbero tutti. Meglio allora definire i piccoli impianti quelli fino a 500 kW realizzati su tetti”.
Provate per un momento a pensare alla città in cui vivamo. Una grande città che rappresenta un nodo ineliminabile per la crescita economica e un grande insieme di persone che possono rappresentare fruitori intelligenti dell’energia rinnovabile del XXI secolo. Persone che però si sfiorano e non riescono a pensarsi come un insieme che, pur tra mille differenze, hanno la stessa volontà di vivere in un ambiente più salubre, sicuro, producendo meno inquinamento ma con la sicurezza nello sviluppo di nuove opportunità di lavoro non delocalizzabili e che non distruggano le risorse per i nostri figli. (altro…)