Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

European Solar Days dal 1 al 15 maggio

Pulita, efficace, conveniente, rinnovabile, sicura. E’ l’energia solare, di cui gli European Solar Days vogliono ribadire l’importanza di fronte alla doppia sfida dei mutamenti climatici e dell’indipendenza energetica, attraverso una diffusa informazione ai cittadini.

Queste giornate, organizzate in molti paesi europei, sono la più importante campagna per la promozione dell’utilizzo dell’energia solare sotto forma di calore (solare termico) e di elettricità (solare fotovoltaico). In Italia, sono coordinate da Ambiente Italia e da Legambiente, cofinanziate dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Intelligent Energy Europe, e si terranno dal 1 al 15 maggio.

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La politica e il metodo della scienza

Gli interventi di lotta alla povertà, ai cambiamenti climatici, alle diseguaglianze di salute e via discorrendo, hanno tutti una specificità: a volte funzionano, a volte no e nessuno sa spiegare bene il perchè. Da una parte gli amministratori – chi avrebbe in teoria il potere e la possibilità di far cambiare le cose – non sembrano possedere gli strumenti, anche culturali, per affrontare bene i problemi. (altro…)

Torino 2011 contro la crisi con i diritti di proprietà

Alcune politiche anticrisi vedono gli Enti Locali protagonisti in interventi che stimolino i mercati e trasferiscano risorse fresche alle aziende per far fronte all’attuale stagnazione economica. Queste politiche sono dirette principalmente su due fronti principali: 1) investimenti in grandi opere; 2) aiuti più o meno diretti alle aziende, fino alla suggestione della nazionalizzazione delle stesse. Esistono altre opzioni? Un’analisi in tal senso ci arriva da Ugo Pagano, ordinario di politica economica dell’Università di Siena. L’analisi parte da una semplice constatazione: i diritti di proprietà intellettuale possono essere causa di stagnazione economica. (altro…)

Edgar Morin e la nostra ecologia politica

Il calcolo applicato a tutti gli aspetti della vita umana nasconde quello che non può essere calcolato, cioè la sofferenza, la felicità, la gioia, l’amore, insomma tutto quello che è importante nelle nostre vite e che sembra extra-sociale, strettamente personale. Tutte le soluzioni sono quantitative: crescita economica, crescita del Pil. Quand’è che la politica prenderà in considerazione l’immenso bisogno d’amore della specie umana? Una politica che integrasse l’ecologia nella natura umana affronterebbe i problemi posti dagli effetti negativi – sempre più importanti rispetto agli effetti positivi – degli sviluppi della nostra civiltà (da cui deriva il degrado dei legami di solidarietà). Questo ci farebbe capire che l’instaurazione di nuove solidarietà rappresenta un aspetto fondamentale di una politica di civilizzazione. Così l’ecologia politica potrebbe entrare a far parte di una grande politica rigenerata, e contribuire a rigenerarla.

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Vivere è caro: tra federalismo fiscale e prelievi ecologici

Vivere sta diventando più caro? Certamente sì e la ragione non è l’inflazione. Purtroppo sono proprio gli Enti Locali che non ricevono risorse dallo Stato e sono costretti a tagliare diversi servizi e aumentare il costo di altri per riequilibrare i bilanci. Il cosiddetto “federalismo fiscale” dovrebbe a questo punto fornire lo strumento per tagliare sprechi ed indirizzare la tassazione locale verso imposte “virtuose”, ma non abbiamo ancora sentito nulla sulle intenzioni delle diverse coalizioni per il futuro. (altro…)

Elezioni Torino 2011: competenza e capacità amministrativa

Adeguatezza, capacità e competenza delle amministrazioni responsabili di attuare e coordinare le strategie di risposta ai cambiamenti climatici rappresentano un fattore particolarmente cruciale. Una grande parte dei fallimenti in questo settore sono infatti da attribuire alla mancata definizione delle competenze e all’incapacità di formulare, strutturare, finanziare, gestire e mettere in atto nuove strategie. La funzionalità delle istituzioni in questo ambito riguarda anche la gestione del flusso di informazioni, la raccolta, l’elaborazione e la diffusione delle notizie fondamentali per il processo di decisione, il monitoraggio dello stato di avanzamento degli intervento o il rallentamento nella loro attuazione. La creazione e la dotazione di organizzazioni dedicate sono elementi chiave del successo di qualsiasi politica di abbattimento dei rischi a cui è esposta la popolazione di una città.

Elezioni Torino 2011: Riconversione verde degli edifici

Per capire cosa può muovere la riconversione verde a livello economico, basta pensare che secondo stime recenti almeno 1 proprietario di casa su 2 sta progettando o prendendo in considerazione di eseguire lavori di riqualificazione energetica per la propria casa per cifre che raggiungono i 5000 Euro. E quali sono le ristrutturazioni a ci pensano? Infissi isolanti, serramenti isolanti, coibentazione, montaggio di caldaie a condensazione di ultima generazione, sostituzione di tutta l’illuminazione con lampade a basso consumo, installazione di pannelli solari. Pensate cosa potrebbe succedere a livello di movimento di lavoro se il nostro Comune aiutasse fornendo assistenza attraverso sportelli energia maggiormente qualificati e diffusi che aiutassero tutti i cittadini a capire come fare queste migliorie al meglio, calcolare quale sia il risparmio, diffindere capillarmente queste pratiche su tutto il territorio comunale. E magari invece di dare incentivi “ a pioggia”, regalare ai cittadini che lo richiedono il progetto per mettere in pratica architettonicamente queste migliorie.

L’ambiente contro la vulnerabilità della città

I valori della cultura locale, il senso civico della popolazione e delle amministrazioni, la loro tradizione di impegno, la presenza di comunità di professionisti e intellettuali capaci e preparati, di Università con dipartimenti dedicati e partecipi, la volontà da parte dei media di promuovere e sostenere il racconto di azioni positive, amministratori franchi e schietti, assessori oculati e lungimiranti, soggetti che si fanno promotori del pensiero positivo, tutti questi elementi concorrono a ridurre considerevolmente la vulnerabilità di una comunità. (altro…)

Una politica per l’ambiente?

Esiste la tendenza nell’esaminare le politiche, i provvedimenti, le azioni che vengono intraprese in campo ambientale come se si dovesse applicarne una soltanto alla volta. Errore in parte generato dalle analisi che compaiono anche a livello di organi di informazione, oltre alla letteratura specialistica. Mettendo sotto la lente la singola azione ambientale se ne valutano correttamente le conseguenze in base a criteri di rilevanza sociale, equità, efficienza e via discorrendo. Si dimentica però di fare un’analisi globale di tutte le politiche in azione. Come segnalato da studi OCSE (The Political Economy of Environmentally Related Taxes, 2006) l’uso coordinato e complementare di diversi strumenti è diffuso, comprendendo accordi volontari, tasse ambientali, permessi negoziabili, tasse accoppiate a sussidi. Nel formarsi di nuove politiche ambientali la valutazione dei risultati dovrebbe essere ineludibile proprio perché l’insieme degli strumenti può portare ad obiettivi ambientali più ambiziosi senza perdita di efficienza. Un altro aspetto importante, come riportato da Franzini, (Mercato e politiche per l’ambiente, 2007) è legato alla possibilità di raggiungere un numero maggiore di obiettivi. L’esempio che viene riportato è calzante per ciò che attiene i veicoli inquinanti. Si potrebbe decidere, per ciò che attiene questi mezzi, di moderarne la domanda ( con di munizione quindi della produzione) sia di assicurarne la più corretta (almeno dal punto di vista ambientale) modalità di utilizzo. Per ottenere questi risultati potrebbe essere ottimale l’utilizzazione congiunta di tasse (per modificarne la domanda) e norme del tipo “comando-controllo tipo le limitazioni alla circolazione (per condizionarne l’utilizzo). Un ultimo aspetto da considerare è la possibilità che l’uso congiunto di diversi strumenti possa limitare alcuni errori derivanti dalle incomplete informazioni dei regolatori che determinano delle perdite di benessere e di efficienza. Tutto il ragionamento è concorde con una teoria della politica economica (Tinbergen) secondo la quale il conseguimento di più obiettivi richiede un numero almeno corrispondente di strumenti. Ed è comprensibile come, soprattutto rispetto ad uno specifico problema ambientale, si debbano raggiungere nello stesso tempo più obbiettivi.

Ecologia politica: iniziamo a fare ciò che è già possibile

Spesso, nei diversi programmi elettorali, ricorrono slogans di vario genere, giusti ma certamente spie di una mancata conoscenza di fondo. Se pensiamo ad esempio al recupero dell’acqua piovana, alla diagnosi energetica degli edifici, all’adozione degli energy manager, al mantenimento delle cubature e via discorrendo, dobbiamo anche sapere che la gran parte di queste cose sono già presenti nelle leggi regionali o nelle delibere di province e città. (altro…)