Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

Brain Drain: perchè fuggono i cervelli dall’Italia

(…) Secondo l’OECD, Organisation for Economic Cooperation and Development, sono 300.000 (trecentomila) gli italiani di elevata cultura che hanno deciso di lasciare il loro paese e sono diventati ricchi senza smantellare “un tessuto sociale in cui l’accesso al lavoro dipende dai contatti familiari, dalle affiliazioni politiche e dalle raccomandazioni”. Interessante è notare come l’Economist per dire raccomandazioni usi proprio il vocabolo italiano. Più che interessante, forse è meglio dire desolante. (…)

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Riflessione sui guai amministrativi della sanità del Piemonte

Giusto per comprendere come vanno le cose in sanità, credo sia ora di ricordare alcune cose sulla pubblica amministrazione che, nel mio piccolo, ho imparato nel precedente ruolo di Assessore della Provincia di Torino.
L’iter istruttorio di una delibera, e credo non faccia eccezione più di tanto l’Ente regionale, prevede che prima di essere “passata” in Giunta contenga tutta una serie di pareri tra cui quello del Direttore della struttura, che non è un organo politico, che la sottoscrive assumendosene diverse responsabilità di tipo amministrativo. Il contenuto “politico” deve cioè passare il vaglio della legittimità amministrativa prima di essere licenziata dalla Giunta. Il fatto poi che venga presentata nei lavori di Giunta da un Assessore, non toglie che la responsabilità dell’approvazione o meno, sia di tutta la giunta che, infatti, esprime parere favorevole a maggioranza o, come di consueto, all’unanimità. (altro…)

I video sulle auto elettriche

TaxiQuorum

Ecco a voi TaxiQuorum: chi ha la possibilità di dare un passaggio al seggio dei referendum a una persona anziana e/o con problemi di movimento, e viceversa chi avrebbe bisogno di essere accompagnato, può scrivere una mail a questo indirizzo.
Aderite, se potete, perché l’iniziativa è davvero bella e molto utile.

(via metilparaben)

Referendum SI, ma non contro la scienza

Margherita Hack ha profondamente ragione. Lo dico come antinuclearista da sempre. La sostanza del suo discorso è che questo nucleare è troppo pericoloso, inapplicabile,costoso e poco democratico. Ma tutto ciò non deve assolutamente bloccare la ricerca scientifica, anche quella nucleare. Perchè se un domani la fusione fredda, il nucleare al torio o altri sviluppi simili raggiungeranno la possibilità di produzione di energia in maniera sicura e senza scorie, non vedo perchè non dovremmo sfruttarla. Questa è l’insidia che è necessario sottolineare e su cui bisognerà comunque lavorare dopo, con o senza la vittoria del referendum. Questo non è un referendum contro la scienza e le sue applicazioni, sia chiaro a tutti. Perchè proprio la ricerca scientifica sarà l’unica possibilità dataci per affrontare il futuro. Refrendum SI, dunque e soprattutto per migliorare la ricerca. Perchè questo è un referendum, tolta la tara, per la riaffermazione dei beni pubblici, beni comuni a cui nessuno, negli ultimi anni sembrava più credere.

Occupazione e lavori verdi

Gli oncologi contro il nucleare

(via l’Unità) Gli oncologi italiani si schierano compatti contro il nucleare. Come anticipato nei giorni scorsi, arriva oggi dal congresso Asco di Chicago, il più importante incontro mondiale di oncologia, l’appello dell’Aiom, l’associazione italiana di oncologia medica, a votare sì al referendum del 12 e 13 giugno. «Il nucleare è la cosa più cancerogena che esista – sottolinea il presidente dell’Aiom Carmelo Iacono – e non è controllabile, come ha dimostrato Fukushima. Lasciamo stare le centrali, puntiamo sulle energie alternative, che sono poco inquinanti e non presentano i rischi enormi per la salute che ha il nucleare». (altro…)

Camillo Benso conte di Cavour

Un poco in ombra, si celebrano oggi i 150 anni dalla morte di Camillo Benso Conte di Cavour. Non fu certamente un federalista, ma sicuramente non pensava che la risoluzione dei problemi dello stato passassero attraverso una centralizzazione più spinta. Liberale ed innovatore, oggi è stato riconosciuto persino da Mario Draghi nelle sue considerazioni finali degli scorsi giorni, appropriatamente come un riformista a tutto tondo. Pochi ricordano anche che combattè con forza le barriere doganali e affermò la sua contrarietà al finanziamento delle imprese decotte. Cavour fu anche molto altro e certamente un uomo del suo tempo, ma meriterebbe una maggior conoscenza del suo pensiero e di come costruì, con alterne fortune, il consenso alle proprie idee, da lottatore che non rifuggì il confronto e la lotta politica “alta”.

Rame e Escherichia Coli

Una curiosità, utile in questo periodo, riguarda il rame che sarebbe attivo nell’uccidere molti ceppi di Escherichia Coli. Secondo uno studio condotto dall’Unità di salute ambientale dell’Università di Southampton e riportato da Le Scienze, l’uso delle superfici di appoggio di rame ridurrebbe in maniera significativa il rischio di contaminazioni. Nello specifico dell’escherichia Coli, le superfici di rame avrebbero ucciso colonie di 10 milioni del batterio in circa 10 minuti

Tre semplici mosse contro l’Escherichia Coli

Più di tante parole su come e perchè si sia selezionato il ceppo di Escherichia Coli, è importante capire come combatterlo con norme semplici come quelle segnalate dal Ministero della Salute. Attenzione, inoltre  a non usare in mnaiera scorretta gli antibiotici: secondo l’opinione di diversi ricercatori gli antibiotici più comuni possono aggravare la diarrea emorragica anzichè aiutare nella soluzione del problema. Infatti è soprattutto la tossina prodotta da questo ceppo a provocare danni all’organismo.

Come può essere ridotto il rischio di infezione ?

Innanzitutto il rispetto delle comuni regole d’igiene riduce il rischi di infezione:
- prima della preparazione di cibi o dopo il contatto con alimenti crudi, lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone e asciugarle bene
conservare e preparare la carne cruda separatamente dagli altri cibi (frutta e verdura), ad esempio in caso di barbecue usare taglieri, piatti e pinze separati
- pulire accuratamente, sciacquare con acqua calda e asciugare le superfici e gli oggetti dopo un contatto con alimenti crudi, i suoi involucri o l’acqua di condensa
- lavare accuratamente frutta e verdura crude prima del consumo (possibilmente con acqua calda, strofinandole energicamente per almeno 30 secondi) e, se necessario pelarle. 
Lavare e sbucciare successivamente frutta e verdura, pur non eliminando completamente i germi, riduce la carica batterica e quindi il rischio di infezione.

Per saperne qualcosa di più ecco il link al portale del Ministero della Salute che parla di questo tipo di infezione