Esiste un piccolo riflesso condizionato che si palpa in questi giorni dopo l’affidamento a Mario Monti del governo del nostro Paese: che basti lui a cambiare l’Italia. Ciò non è chiaramente possibile nè augurabile. Tra i suoi compiti quello che forse mi appare più reale è il tentativo di mettere tutti noi in condizioni di poter vivere in un Paese diverso, di creare una cornice all’interno della quale dobbiamo essere noi, con le nostre azioni ed il nostro lavoro, a costruire un’Italia diversa. Molte cose e certamente condivisibili sono state dette e la passione per il nostro Paese e la sua politica mi spinge a irne almeno quattro anche dal mio punto di vista. Quattro capoversi per completare un nuovo programma. (altro…)
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
In Italia la sopravvivenza dei malati di tumore continua ad aumentare, ma al Sud è di 4-10 punti percentuali più bassa che al Centro-Nord. Se si considera l’insieme di tutti i tumori (esclusi quelli di vescica e cute), la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi dei malati oncologici In Italia è pari al 50% per gli uomini e al 60% per le donne.
Questo dato è superiore alla media europea ed è simile a quello registrato nei Paesi scandinavi, mentre è inferiore a quello degli Stati del Nord America. Tra il 1990 e il 2007 il periodo di permanenza in vita dei malati di cancro in Italia è aumentato del 14% per gli uomini e del 9% per le donne. Questo importante miglioramento permane anche a distanza di 10 e 15 anni dalla diagnosi. La sopravvivenza a 5 anni per i tumori di maggiore impatto sociale mostra che a fianco di neoplasie a buona prognosi permangono ancora tumori a prognosi infausta:
• la sopravvivenza è alta per alcune sedi tumorali quali tiroide (94%), mammella della donna (87%), prostata (89%), cervice uterina (61%) e colon-retto (58%);
• è inferiore al 50% per le leucemie considerate nel loro insieme (43%) e per il tumore dello stomaco (29%);
• ed è al di sotto del 20% per fegato (14%) e polmone (13%).
Negli uomini la sopravvivenza a 5 anni è di circa 10 punti percentuali più bassa rispetto a quella delle donne. Nella gran parte dei tumori maligni la sopravvivenza appare inversamente proporzionale all’età. Questi i risultati principali del Rapporto AIRTUM 2011 dedicato alla sopravvivenza oncologica, basato sulle informazioni raccolte dai 31 Registri afferenti alla rete AIRTUM, che complessivamente copre il 38% della popolazione residente nel Paese (un numero di persone monitorate tra i più alti in Europa, vd. mappa sul sito www. registri-tumori. it).
Le analisi hanno riguardato oltre 1.490.000 casi di tumore diagnosticati tra il 1990 e il 2007, con aggiornamento dello stato in vita al 31.12.2008.
Lo studio, finanziato dal Ministero della salute tramite il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM), è pubblicato come supplemento a Epidemiologia & Prevenzione, la rivista dell’Associazione Italiana di Epidemiologia (scaricabile dal sito web dell’AIRTUM: www. registritumori. it, oppure da quello della rivista: www. epiprev. it).
Un convegno ricorda il contributo della comunità scientifica al Risorgimento e allo sviluppo sociale ed economico del nuovo Stato. Cogliendo l’occasione per lanciare una proposta per far uscire la cultura scientifica dal ghetto in cui spesso è confinata oggi in Italia. Continua a leggere su Le Scienze
Iniziano i primi “scossoni” della nuova geografia politica del dopo Berlusconi. In Piemonte, infatti, la componente del Pdl che fa capo ad Angelo Burzi, Vito Bonsignore e Maria Teresa Armosino colpisce di slancio la palla lanciata da Maroni e dichiara che: “ tra noi e la Lega si apre una pagina biancae, a partire dagli equilibri della coalizione che governa il Piemonte, vanno riscritte le regole d’ingaggio”, come riportato dal sito web Lo Spiffero. Lo smarcamento della Lega a livello nazionale non poteva infatti che ripercuotersi a livello di governo locale, soprattutto nei contesti dove il Pdl si sente mancare il terreno sotto i piedi e reclama una nuova azione rianimatoria. Al di là del caso specifico, in Piemonte si sta servendo l’antipasto di quella che sarà la discussione nei prossimi tempi a livello locale tra due alleati che oggi ritengono la stretta collaborazione durata quasi un ventennio un motivo che impedisce la crescita dei rispettivi movimenti. Uno dei primi effetti del costituendo Governo Monti inizia quindi a manifestarsi: quello della scomposizione dei poli così come sono stati costruiti negli ultimi quindici anni. Per noi, come Piemonte al Centro-Verso Nord, è la conferma di un’analisi che sosteniamo da tempo e che vede, oltre alla scomposizione dei poli, anche la liquefazione dello schema destra/centro/sinistra che oggi non possiede più una capacità di lettura della realtà, nè la forza delle proposte politiche.
Di Gianluca Susta, europarlamentare e Presidente di Piemonte al Centro
Chiedo scusa se prendo a prestito da “VIA COL VENTO” la sua frase più famosa per salutare Mario Monti, primo Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana dopo l’esperienza berlusconiana.
Con gli altri Colleghi italiani del Gruppo S&D al Parlamento Europeo ho incontrato il Prof. Monti qualche mese fa su un tema a Lui caro – il completamento del mercato interno nell’Unone Europea – che sicuramente rappresenterebbe una delle risposte più utili alla (parziale) recessione che si va profilando in Europa. (altro…)
(…) Per quanto riguarda la proposta di riforma del mercato del lavoro proposta da Pietro Ichino, non è certo quella la soluzione. La proposta di Ichino sarebbe un atto di violenza contro il welfare. (…) Nominare Ichino ministro, per il Pd, sarebbe una vera e propria provocazione che avrebbe un solo, unico fine: far saltare il Governo Monti. Le posizioni di Ichino sono largamente minoritarie nel Pd. Il Governo Monti deve avere il profilo di personalità autorevoli e di garanzia, non certo pasdaran.(… ) Matteo Orfini sul Riformista di ieri e spiegatemi come fa il Pd a governare questo Paese.
Con il sì della Camera si conclude l’iter della legge stabilità 2012. E’ stato l’ultimo atto parlamentare del governo Berlusconi che ha rassegnato le sue dimissioni al Quirinale. Nel provvedimento diverse norme per le professioni e il pubblico impiego. Ecco il testo.
QUI una sintesi delle norme riguardanti pubblico impiego, sanità, liberalizzazioni servizi locali e ordini professionali via quotidianosanità
Ha ragione Mantellini! Immaginatevi un mondo senza questi incompetenti.
(di Francesco Bonami via Italia Futura) Lo sblocco di una crisi che non era soltanto politica ed economica ma anche d’identità del nostro paese non può non darci, per quantoprudente e moderato, sollievo. Tuttavia la vera sfida inizia adesso.
Una sfida che deve partire prima di tutto da unprofondo esame di coscienza di ognuno di noi come individui e cittadini che forse involontariamente e passivamente abbiamo lasciato che il paese finisse nelle mani di chi è stato incapace di assumere il ruolo che legittime elezioni gli avevano conferito. Un ruolo al servizio della comunità sociale e non alla mercè della comunità politica e d’interessi personali o di casta. (altro…)