Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
Nella pancia del Partito democratico c’è una nuova, robusta, combattiva e ambiziosa creatura politica che sta prendendo forma con una velocità sorprendente, e che da qui alla fine della legislatura cercherà di conquistare sempre più spazio all’interno del centrosinistra.
Claudio Cerasa sul Foglio ci racconta la storia di una nuova corrente del Pd, che dal Pd se ne vuole andare.
Che poi esista una babele di sigle, nascondigli fiscali e via discorrendo messi in azione dalla Chiesa è sicuramente vero e non va a merito della gerarchia ecclesiastica. Ma così come lo Stato esige i contributi più inverosimili e scova gli evasori più impensabili tra le normali famiglie, così abbia il coraggio di agire nei confronti di poteri che, da cattolici, pensavamo non essere più temporali. Se posso aggiungerci del mio, sarebbe davvero un segno di tempi nuovi se la Chiesa si trasformasse davvero nella comunità di cui vuole far parte, condividendone le povertà sorprattuto in tempi di difficoltà e non solo quelle spirituali. E sono certo che questa sensibilità esiste nella nostra Chiesa.
Votare tutti i candidati della lista “UNIRE la Professione” vuol dire invece scegliere colleghe e colleghi che, nel condividere un programma di obiettivi e azioni, hanno sottoscritto un impegno a rilanciare l’immagine e il ruolo sociale della nostra professione.
Hanno infatti assunto, nel concreto, il compito di:
1 - contrastare quelle culture gestionali che si traducono in miopi derive burocratiche ed autoritarie con la pretesa di intervenire nelle scelte cliniche;
2 - opporsi a quei perniciosi inquinamenti della cattiva politica nella gestione delle attività sanitarie;
3 - governare un contenzioso medico legale che cresce anche in ragione di una irrisolta definizione giuridica della responsabilità medica e di una cultura che guarda più al colpevole che alla sicurezza delle cure;
4 - denunciare e correggere una pressione “produttivistica”, ormai insostenibile e che schiaccia i professionisti tra una riduzione delle risorse a disposizione a fronte di una crescita alla domanda;
5 - rivendicare le specificità dei nostri servizi professionali a fronte di una cultura delle regole che pretende di assimilarle a quelle del mercato facendo della salute e di noi stessi una merce da supermercato.
Un sito di giovani economisti italiani, con in comune studi alla London School of Economics, ci spiega in modo semplice e creativo la crisi economica che l’Europa attraversa.
Pur nella difficoltà che gli italiani in generale hanno nel far propria la manovra, credo che abbia ragione Marcello Sorgi quando afferma che i cittadini del nostro Paese alla fine hanno maggiore fiducia nel ritrovarsi davanti ad un quadro completo, una manovra definita, rispetto ai mille emendamenti e variazioni che si prospettano da parte dei politici. Una medicina amara, certamente, ma almeno una medicina vera e non una semplice aspirina diluita in centro litri d’acqua.
Ciò che noi riteniamo fondamentale è il cambio di passo che si è verificato: dare una nuova prospettiva per il nostro futuro nel momento in cui il personale politico italiano non riusciva più ad elaborare nessuna visione per il domani del nostro Paese.
La diversità di questa manovra consiste nella ricerca del rigore, dell’equità e della crescita non nei singoli provvedimenti – che a turno possono essere letti come iniqui o insufficienti – ma nel quadro complessivo, nell’insieme del sistema, con una modalità, oserei dire, strutturale e non episodica e di corto respiro. Senza ad esempio condoni e scudi fiscali. (altro…)
Lo smog sembra un argomento irrisovibile e le cronache di questi giorni certificano una sostanziale paralisi, almeno a Torino, dei progressi politici su questo fronte. Anche qui vige la consolidata prassi italiana: tutti pronti a favorire le misteriose misure strutturali senza nessuno che abbia il coraggio di attuarle. In sostanza quello che accade a livello nazionale si riversa anche localmente dove si è arrivati alla necessità di un governo tecnico perchè nessuno aveva il coraggio di farci assaggiare medicine che si prospettano amarissime. Inizia quindi una litania che ha aspetti sconcertanti, quali ad esempio la raccolta e lo studio delle migliori pratiche ambientali già applicate in altri territori. Chiaramente tutto ciò è una bufala di portata cosmica: da anni gli uffici tecnici delle amministrazioni producono rapporti, studi, comparazioni, misurazioni, simulazioni su questi argomenti che risultano nuovi solo per i decisori politici che non li conoscono e ne richiedono di nuovi, sperando di far passare i mesi invernali nell’attesa che l’anticiclone primaverile allenti la morsa dell’inquinamento, almeno apparentemente. (altro…)
Giunto alla 45ª edizione, il Rapporto Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici del Paese in una difficile congiuntura ed è una lettura ineludibile per chiunque operi in ambito politico. QUI è possibile consultare il capitolo riguardante il sistema Welfare – Sanità dell’ultimo rapporto presentato in questi giorni.