Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

Mario Pirani: i 35 anni malportati del Servizio sanitario nazionale

Mario Pirani  invita Matteo Renzi a confrontarsi con un banco di prova del nuovo riformismo:

sappia mettersi all’ascolto di questa particolare specie di “rottamati”, all’ascolto dei paria della società che si accalcano nelle corsie, i poveri, gli anziani, i malati privi di cure, i rifugiati del pronto soccorso, i non autosufficienti dimenticati”.

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L’SPD approva la “Grande Coalizione” in maniera riformista

Il Partito Socialdemocratico tedesco formerà una nuova “Grande Coalizione” con a capo Angela Merkel. Questo è il risultato che il referendum tra gli iscritti dell’SPD ha indicato oggi, con una percentuale favorevole intorno al 75%. Si potrà essere o meno d’accordo con tale scelta, ma ciò che colpisce sono comunque le modalità della scelta che, personalmente, ritengo tra le più avanzate possibili. Tra tutte le diverse caratteristiche, la consultazione tra gli iscritti ha riguardato un programma dettagliato sulle politiche e i risultati su cui la coalizione dovrà lavorare. Il voto dei socialdemocratici tedeschi, infatti, non verteva su una vaga idea di maggioranza governativa, ma è stato preceduto dalla stesura di un programma dettagliato che è stato quindi sottoposto agli iscritti. Viene rovesciata, quindi, la sovranità delle scelte: gli iscritti ad un partito, sulla base di un programma, scelgono di dare legittimità ad un Governo e non, come accade in altri luoghi, un Governo si autonomizza dalle forze che lo esprimono e propone una coalizione su un programma non ben definito. Il tutto in una cornice comunque simile, dove le elezioni non hanno permesso a nessuna forza di raggiungere una maggioranza sufficientemente forte per governare. Una modalità davvero dal sapore “riformista”, dove le forme non fanno a pugni con i contenuti.

Machiavelli e la difesa del territorio

Machiavelli, in fondo, si è anche occupato a modo suo di politica di difesa del territorio…

(…) Et assomiglio quella (la Fortuna) a uno di questi fiumi rovinosi, che, quando s’adirano, allagano e’ piani, ruinano li arberi e li edifizii, lievono da questa parte il terreno, pongono da quell’altra: ciascuno fugge loro dinanzi, ognuno cede allo impeto loro, sanza potervi in alcuna parte obstare. E, benché sieno così fatti, non resterà però che li uomini, quando sono tempi quieti, non vi potessino fare provvedimenti, e con ripari et argini, in modo che, crescendo poi, o andrebbono per uno canale, o l’impetoloro non sarebbe né sì licenzioso né sì dannoso. Similmente interviene della fortuna: la quale demonstra la sua potenzia dove non è ordinata virtù a resisterle, e quivi volta li sua impeti, dove la Sto arrivando! che non sono fatti li argini e li ripari a tenerla. E se voi considerrete l’Italia, che è la sedia di queste variazioni e quella che ha dato loro el moto, vedrete essere una campagna sanza argini e sanza alcuno riparo: ché, s’ella fussi reparata da conveniente virtù, coma la Magna (Germania), la Spagna e la Francia, o questa piena non avrebbe fatte la variazioni grandi che ha, o la non ci sarebbe venuta. (…)

Nelson Mandela e l’Italia

Cosa può piacere all’italiano medio di Nelson Mandela? Forse l’idea che nella stessa figura si idealizzano i nostri Padri della Patria senza grandi divisioni, così da avere il coraggio e la combattività di Garibaldi unita alla capacità di trovare nella concordia/perdono tra le parti, il minimo comun denominatore nella fondazione di un nuovo Sudafrica alla Cavour. Tutto in una stessa figura, senza necessità di dividersi tra carbonari, affiliati alla Giovine Italia o vestire la camicia rossa. Che poi a qualcuno piaccia ancora di più è presto spiegato, tenendo conto di una semplice verità: che prima è finito in prigione e poi è diventato Presidente. Al contrario di certe icone nazionali…

Claudio Martano vince le primarie pd per Sindaco di Chieri

Claudio Martano ha vinto le primarie per la candidatura a Sindaco di Chieri svoltesi oggi. Come Progetto Democratico condividiamo con gioia questa candidatura, dichiarandoci subito al lavoro per la vittoria alle prossime elezioni per il Municipio chierese. In bocca al lupo a Claudio

CLAUDIO MARTANO candidato alle primarie Pd per Sindaco di Chieri

Ho sempre ritenuto che l’impegno civico consistesse, oltre che nel volontariato e nell’associazionismo, nella disponibilità a mettersi a disposizione per contribuire ad affermare, anche a livello locale, pratiche politiche corrette ed efficaci e a garantire il perseguimento degli interessi generali.

Perché consapevole delle difficoltà insite nella gestione quotidiana della cosa pubblica, non ho mai accettato ruoli che avrebbero richiesto un coinvolgimento che andasse al di là delle mie possibilità di dedicare il tempo e le energie necessarie a svolgere al meglio questo particolare tipo di impegno.

Tuttavia, come Presidente del Consiglio e come membro della Maggioranza in diverse legislature, ho accumulato un’esperienza tale da aver spinto diverse persone a chiedermi di rendermi disponibile per metterle a frutto.

Pur ancora appassionato del mio lavoro, ma conscio che la mia attività professionale sta volgendo al termine, credo effettivamente che la mia esperienza possa venir utile in questa fase dove ai problemi più pressanti della popolazione ci si deve avvicinare con un bagaglio di competenze ed esperienza adeguato. Credo, in particolare, di aver maturato una conoscenza della società civile tale da rendere possibile il coinvolgimento (dentro e fuori della Giunta) delle persone adatte, per competenza ed onestà, ad affrontare la complessità della sfida”.

Claudio Martano

Tra Civati e Renzi spunta… Romano Prodi

Il Professore ci ripensa e andrà domenica ai gazebo per le primarie del Pd. Romano Prodi decide di mettersi in coda con tutte le persone che vogliono dare un segnale di cambiamento dichiarando la necessità di partecipare alla difesa del bipolarismo dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul “Porcellum”. Per senso di dovere, ma anche di affetto per la sua creatura, fanno sapere ambienti vicini all’ex Premier. Senza sbottonarsi, però, su chi catturerà la sua preferenza, anche se sembra di capire che la scelta se la giocheranno Civati e Renzi e non Cuperlo, considerato dai suoi troppo vicino a coloro che affossarono la sua candidatura alla Presidenza della Repubblica.

El Empleo. Il video vincitore a Berlino

Cota: digli di smettere!

Zanonato ricaccia indietro la Green Economy

Ora sappiamo qual è il lato conservatore del Governo. Si chiama Flavio Zanonato e ha mostrato alla luce la sua pelle continuista con il passato agli Stati Generali della Green Economy tenutisi recentemente a Rimini presieduti da Edo Ronchi. In sostanza, in netta continuità con i predecessori Romani e Passera, ha sconcertato il parterre degli uditori accorsi e composto per lo più da consorzi, imprenditori, start up green, ritrovando argomenti poco convincenti, e sicuramente molto lontani da chi governa economie in crescita quali quella tedesca e statunitense, contro i tentativi di sviluppo delle energie “green”. L’energia verde, secondo Zanonato, pesa “solo” per un terzo (92 Tera Watt/ora contro 300) del fabbisogno nazionale ed esiste una preoccupazione sul costo elevato delle bollette elettriche, imputabile per molti versi proprio alle energie versi. Bisognerebbe davvero che qualche dirigente del suo Ministero fornisse una relazione esaustiva su questi punti, portando il Ministro ad un sano esercizio di studio dell’economia non solo ambientale, rivedendo diverse affermazioni. Il problema vero, a questo punto, non è certamente il rinsavimento dello stesso Zanonato, quanto porsi davvero il problema della rappresentanza politica all’interno prima di tutto del nostro Partito, della linea di sviluppo economica ambientale. Che non solo latita, ma viene anche platealmente attaccata malgrado il buon atteggiamento del Ministro dell’Ambiente Orlando, che tutt’altre speranze aveva acceso precedentemente nella stessa assise.