Il blog Parole Verdi segnala un interessante articolo edito da Newsweek di ieri di Amory Lovins che sostanzialmente batte la strada delle considerazioni sulla diseconomicità della costruzione delle centrali nucleari.
Un argomento interessante compara l’affidabilità delle centrali con quella della produzione di energia rinnovabile.
Un dato sottolineato è che “di tutte le centrali nucleari costruite negli USA, il 21% è stato abbandonato, il 27% ha avuto almeno una volta nel suo ciclo di vita problemi. Anche i reattori costruiti con successo hanno necessità di rifornirsi di carburante ogni 17 mesi per 39 giorni e quando interrompono la loro attività per problemi alla rete elettrica, non possono ripartire velocemente.”
La discontinuità di rinnovabili come l’eolico potrebbe anche quindi configurarsi, pur con modalità diverse, anche per il nucleare.