divieto di segnalazioneQuando lunedì tornerò nel mio reparto di Urologia ed alle mie mansioni in sala operatoria, negli ambulatori, nel pronto soccorso, sarò tra quelli che onoreranno il loro camice bianco e la propria professione di medico al servizio delle persone e che non denunceranno nessun immigrato clandestino. Noi siamo medici e non persone che occasionalmente si sono trovate ad esercitare una professione. Essere medici significa avere un Dna modificato da cui non si può tornare indietro e che non può mettere a repentaglio scientemente l’umanità delle persone che affidano a noi gli aspetti più profondi della loro umanità, la loro salute fatta di corpo e mente. Continueremo a dirlo, sempre più forte