In occasione del blocco del traffico odierno attuato a Torino e Milano, mi aspettavo qualche commento incisivo da parte dei candidati del centrosinistro alla carica di Sindaco. L’argomento è certamente spinoso e qualsiasi posizione venga assunta può trasformarsi in una perdita di consensi non gradita. Furbescamente il centrodestra adotta una tattica ben precisa mischiando il benaltrismo – ci sarebbe ben altro da fare come le non meglio chiarite azioni strutturate – al lasciar fare alle amministrazioni incassandone comunque i risultati: noi non siamo ‘accordo, ma se si vuole bloccare il traffico fate pure. Anche se non dicono ai prorpri elettori che il blocco aiuta nei rapporti con le istituzioni europee e che, in definitiva, l’amministrazione regionale di centrodestra avrebbe tutti gli strumenti per bloccarlo, se solo volesse. Ma tornando al nostro campo l’occasione di dire qualcosa sul problema ambientale dello smog nelle città mi sembra, almeno per il momento, persa. Mi sia permesso però sottolineare un dato che potrebbe rivelarsi utile nella discussione sull’inquinamento, se mai si terrà. Il blocco è contemporaneo a Torino e Milano e questo non è casuale, perchè il problema non può essere completamente risolto dalle singole amministrazioni comunali. Uno dei nodi sta appunto in questa interdipendenza e bisognerebbe proporre al prossimo sindaco la costruzione di un organismo sovrazonale che decide e coordini, per quanto è possibile, azioni comuni ed una politica coerente, per arrivare ad una estesa zona tra Torino e Milano smog-free con regole comuni e politiche di trasporto coordinate.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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