Il miglior articolo di questi giorni sulla questione libica è sicuramente quello di Gianni Riotta apparso oggi sul Sole24Ore (leggi qui). Ne riporto un passo significatico dove Riotta riprende l’intervento da lui ritenuto “più formidabile” apparso sul Jerusalem Post a voce dell’ex dissidente Natan Sharansky oggi uomo politico israeliano: “Sono preoccupato dagli eventi in Egitto, ma ne vedo anche le opportunità. Il patto secolare tra mondo libero e dittatori arabi per tenere buona la piazza araba s’è finalmente rotto. Io credo nel potere della democrazia e nel desiderio di ogni popolo di vivere in libertà. E a chi mi dice che la libertà ci regala Hamas o Hezbollah rispondo che il fondamentalismo islamico è cresciuto sotto i dittatori arabi. I dissidenti arabi democratici lo dicono da anni, ora loripetono milioni di arabi e dobbiamo ascoltarli. Sarà un bene anche per Israele? Dipende se i leader del mondo libero organizzeranno programmi di assistenza economica legati alle riforme democratiche. I popoli del Medio Oriente hanno parlato e se noi occidentali non li aiuteremo, allora sì che ci troveremo davanti regimi fondamentalisti.”