In ogni Comune, in ogni Provincia, in ogni Regione italiana i socialisti presentano undici proposte per sostenere le famiglie in difficoltà economica:
1.Interventi di coesione sociale: incremento dei fondi per le borse di studio; fondi per gli anziani destinati al pagamento delle utenze domestiche; fondi per studenti universitari sotto forma di contributo alle spese di trasporto, acquisto libri, tasse universitarie.
2.Intervento per dilazione del pagamento dei mutui per acquisto della prima casa previo accordo-quadro tra amministrazione locale ed istituto di credito.
3.Incentivi economici per imprese operanti nel commercio al minuto finalizzati a investimenti.
4.Variazione delle rette per nidi, materne, mense e trasporti scolastici ed esenzione dal pagamento per quanti hanno perso il lavoro lasciando la famiglia a reddito zero.
5.Fruizione allargata delle esenzioni sulle rette dei servizi educativi.
6.Accordi con istituti di credito per agevolare lo smobilizzo dei crediti vantati da fornitori di beni e servizi comunali attraverso anticipi su fatture.
7.Istituzione del ‘reddito di cittadinanza’ per chi ha perso il lavoro, vincolando l’indennità alla partecipazione a corsi di formazione
8.In attesa della entrata in vigore del punto 7), una tantum di 2000 Euro per quei lavoratori che hanno perso l’occupazione e che non possono contare sugli ammortizzatori sociali.
9.Fondo di garanzia per l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese destinato a investimenti e ripatrimonializzazioni.
10.Impiego di disoccupati in funzioni di natura civica: dal controllo delle strade alla vigilanza di parchi e giardini pubblici, scuole, monumenti, etc…
11.Mutui agevolati per giovani coppie destinati all’acquisto della prima casa.
1.Interventi di coesione sociale: incremento dei fondi per le borse di studio; fondi per gli anziani destinati al pagamento delle utenze domestiche; fondi per studenti universitari sotto forma di contributo alle spese di trasporto, acquisto libri, tasse universitarie.
2.Intervento per dilazione del pagamento dei mutui per acquisto della prima casa previo accordo-quadro tra amministrazione locale ed istituto di credito.
3.Incentivi economici per imprese operanti nel commercio al minuto finalizzati a investimenti.
4.Variazione delle rette per nidi, materne, mense e trasporti scolastici ed esenzione dal pagamento per quanti hanno perso il lavoro lasciando la famiglia a reddito zero.
5.Fruizione allargata delle esenzioni sulle rette dei servizi educativi.
6.Accordi con istituti di credito per agevolare lo smobilizzo dei crediti vantati da fornitori di beni e servizi comunali attraverso anticipi su fatture.
7.Istituzione del ‘reddito di cittadinanza’ per chi ha perso il lavoro, vincolando l’indennità alla partecipazione a corsi di formazione
8.In attesa della entrata in vigore del punto 7), una tantum di 2000 Euro per quei lavoratori che hanno perso l’occupazione e che non possono contare sugli ammortizzatori sociali.
9.Fondo di garanzia per l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese destinato a investimenti e ripatrimonializzazioni.
10.Impiego di disoccupati in funzioni di natura civica: dal controllo delle strade alla vigilanza di parchi e giardini pubblici, scuole, monumenti, etc…
11.Mutui agevolati per giovani coppie destinati all’acquisto della prima casa.
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