Giusto per farsi un’idea di come va il mondo, pare che Ignazio La Russa si sia sperticato in lodi a favore di Marine Le Pen, la leader del Fronte National erede della Destra più a destra dei neogollisti sarkozisti. Se il Pdl sembra felice della vittoria al primo turno del leader socialista Hollande – sic! – non fa certamente una piega che la destra italiana accolta nella grande pancia del Popolo della Libertà continui a dimostrare la propria ammirazione verso forze notoriamente xenofobe e post Vichy – post fasciste tradotto in italiano -. Non so se Alfano, che sogna l’approdo completo al Partito Popolare Europeo, sia felice dell’esternazione del suo ex Ministro. Comunque non pare che l’epoca degli schieramenti ideologici destra/sinistra si stia davvero avviando ad una soluzione moderna e La Russa incarna perfettamente questa Italia che pensa di affrontare i “cento metri” del futuro facendo concorrere atleti ideologici centenari, dignitosi in altre epoche ma chiaramente inadeguati soprattutto in un’Europa che sta cambiando le proprie forme economiche e politiche.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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